MUZZARELLI SCRIVE A PELUFFO, IN EMILIA-ROMAGNA CRISI EDITORIA PREOCCUPANTE

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«Siamo di fronte ad una preoccupante situazione dell’editoria in Emilia-Romagna, regione in cui sono presenti diverse situazioni di criticità, con conseguenze occupazionali che riguardano ormai indistintamente carta stampata, televisione, radio, new media e uffici stampa. Per questo confido nell’intervento dello Stato, auspicando che il 27 gennaio, quando si riunirà la Commissione del Dipartimento dell’editoria, vengano sbloccati i Fondi, prese decisioni rispetto alle pratiche sospese e soprattutto realizzate scelte di carattere politico che consentano, nel tempo, una certezza al mondo dell’editoria anche per le testate regionali e provinciali». E’ questo quanto sottolineato dall’assessore regionale alle attività produttive Gian Carlo Muzzarelli in una lettera al Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Paolo Peluffo, che ha la delega alla Comunicazione, Editoria e Diritto d’autore.
«Secondo i dati forniti dal sindacato dei giornalisti Aser (Associazione della stampa dell’Emilia-Romagna), nel 2012 sono purtroppo – ha aggiunto Muzzarelli nella missiva – oltre un centinaio in Emilia Romagna i posti di lavoro a rischio tra i professionisti contrattualizzati, cui si sommano i destini precari di decine di collaboratori. In queste settimane stiamo affrontando situazioni di crisi e precrisi. Tra queste vi sono quelle de ”La Cronaca” di Piacenza, edita da cooperativa con 11 giornalisti che ha sospeso nei giorni scorsi le pubblicazioni e per la quale è fondamentale dare garanzie del credito per ripartire».
Infine l’assessore Muzzarelli ha evidenziato che «oltre ad una forte preoccupazione per il settore dell’editoria e la vicinanza a tutti coloro che in esso operano, auspico che gli editori sappiano reggere all’impatto del perdurare della crisi che tutti ci troviamo ad affrontare. Allo stesso tempo, infine, desidero confermare la piena disponibilità della Regione a qualsiasi confronto che possa ridurre o contenere le situazioni di difficoltà, attivandoci in ogni modo e sede di nostra competenza».

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