Romeo Bassoli
E’ morto oggi a Roma, all’età di 59 anni, Romeo Bassoli, uno dei protagonisti del giornalismo scientifico in Italia. La precisione impeccabile, la chiarezza nel raccontare la scienza e la capacità di sperimentare linguaggi sempre nuovi hanno accompagnato la sua carriera, cominciata all’inizio degli anni ’70. L’immancabile ironia e il suo grande calore umano lo hanno portato a “contagiare” tanti giovani giornalisti con la sua passione per la scienza.
Nato a Sesto San Giovanni (Milano) nel 1954, Bassoli coordinava dal 2007 la struttura di comunicazione esterna dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn). Dal bosone di Higgs ai neutrini, è riuscita a rendere ”popolare” il lavoro dei fisici. Sotto il suo coordinamento le citazioni dell’Infn censite su stampa e web sono passate dalle 791 del 2007 alle 2.464 del 2011 in una crescita pressoché costante, i passaggi su radio e tv sono più che triplicati saliti nello stesso periodo di tempo da 64 a 220 annui e sono state allestite 30 mostre.
Ha portato la fisica anche a teatro, con la rappresentazione dello spettacolo ”Itis Galileo”, di Marco Paolini. nei Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’Infn.
Giornalista professionista dal 1976, per 25 anni è stato redattore e poi caposervizio della pagina quotidiana di Scienza e Tecnologia del quotidiano “L’Unità”. E’ stato inoltre cofondatore dell’agenzia di comunicazione scientifica Zadig Roma e nel 2004 ha progettato e realizzato Impulsi, il primo notiziario multimediale di attualità scientifica diffuso nei musei scientifici italiani. Intensa anche la sua attività didattica: dal Master in Comunicazione della Scienza della Scuola Internazionale di Studi Superiori (Sissa) di Trieste al Master in Comunicazione della Scienza dell’università di Roma Tor Vergata di Roma, alle università di Siena, Bologna e Milano. Tra i suoi libri: ”I nuovi adolescenti”, scritto con la compagna Eva Benelli, ”Il bue oltre la siepe” e ”La luna di ottobre”, dedicato al lancio dello Sputnik.
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