Pinketts, scrittore e giornalista, era stato l’autore di alcune inchieste grazie alle quali aveva contribuito alla soluzione di celebri casi di cronaca, come quello della setta dei Bambini di Satana e del cosiddetto “mostro di Foligno” Luigi Chiatti. L’unico posto in cui poteva scrivere era il bar. Il Trottoir, per la precisione, locale milanese prima in corso Garibaldi poi in piazza XXIV maggio che di fatto era l’ufficio di Andrea Pinketts, scomparso oggi a Milano a 57 anni. Quando, nel 2013, il bar venne posto sotto sequestro per inottemperanza alle norme sulla sicurezza (si ballava e si faceva rumore) lo scrittore, l’aria del maledetto ormai un po’ disfatto, si incatenò per riavere le sue Guinness e la sua ispirazione, che trovava soprattutto dal tardo pomeriggio a notte fonda, lui che diceva di avere una «passione sfrenata per le cattive compagnie: la letteratura, i bar equivoci, i sigari e le donne».
E’ stato vincitore di premi letterari, tra i quali spiccano due edizioni del Mystfest e il premio Scerbanenco.
Alla famiglia le nostre più sentite condoglianze.
Quando un editore italiano compra libri, giornali o periodici dall’estero, l’IVA non si applica sempre…
Allo scopo di garantire il rispetto del pluralismo, della libertà di espressione, della diversità culturale…
Girano le poltrone nel gruppo Cairo: Alberto Braggio è il nuovo amministratore delegato di La7.…
In attesa che finalmente l’Italia recepisca in pieno il Regolamento European media freedom act, la…
Elkann rifiuta “ogni atto di violenza” e condanna l’assalto alla redazione de La Stampa avvenuto…
Editori uniti contro lo strapotere di Big Tech: scendono in campo Crtv, Fieg e Aie…