MILLEPROROGHE/ PDL VUOLE PORTARE TESTO BLINDATO ALLA CAMERA

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”Vogliono portare il milleproroghe blindato alla Camera, perché lì comincia a diventare il luogo del pericolo”. Così il presidente dei senatori Pd, Anna Finocchiaro (foto), ha stigmatizzato la tendenza a prolungare i lavori delle Commissioni (Bilancio e Affari Costituzionali in sede congiunta) sul ddl 2518 che converte il cosiddetto milleproroghe, rimarcando come in settimana l’intenzione pare sia solo quella di procedere con l’illustrazione e la discussione degli emendamenti. In tal modo, ha lasciato intendere ancora Finocchiaro, portandosi il più possibile a ridosso della scadenza per la conversione del provvedimento, fissata per il prossimo 27 febbraio, si ridurrebbero le possibilità di ulteriori modifiche.
Ma anche se il governo sta cercando di evitare che il testo venga modificato, il risultato non è scontato visto che, in Commissione Affari Costituzionali, su 27 componenti 11 sono del Pdl, 2 della Lega, 9 del Pd, Maurizio Saia di Fli, Giovanni Pistorio di Mpa, Gianpiero D’Alia dell’Udc, Pancho Pardi dell’Idv e Oskar Peterlini del Südtiroler Volkspartei. Fondamentale, quindi, l’atteggiamento di quest’ultimo grazie al quale la maggioranza di Pdl e Lega sarebbe sopra di un voto. E, come detto, a Montecitorio le cose si complicano perché nella Commissione competente, dopo l’uscita di Fli dalla maggioranza, l’opposizione è in vantaggio di due voti, cioè 25 (15 del Pd, 3 dell’Udc, 3 di Fli, 2 dell’Idv, 2 di Api) a 23 (17 del Pdl, 5 della Lega e Karl Zeller delle minoranze linguistiche).
Ricordiamo che oggi alle 13,00 è fissato il termine per la presentazione degli emendamenti.
Manuela Montella

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