MILLEPROROGHE: NESSUNA MODIFICA IN COMMISSIONE. VERSO FIDUCIA IN AULA

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E’ blindato il decreto ‘milleproroghe’ che domani approda in Aula. Oggi, dopo una breve seduta, le Commissioni Affari costituzionali e Bilancio della Camera hanno terminato l’esame del provvedimento respingendo tutti gli emendamenti. Per protesta il Pd e l’Idv hanno abbandonato i lavori.

Stasera il voto sul mandato al relatore e domani il decreto (che scade il 28 febbraio) passerà in Aula dove, secondo quanto è emerso negli ambienti della maggioranza, il governo dovrebbe ricorrere al voto di fiducia.
Se, dunque, il testo non dovesse subire modifiche, le novità introdotte in materia di editoria resteranno quelle previste dall’art. 41-bis del maxiemendamento che, di seguito, ricordiamo.
CIG PERIODICI: il trattamento di Cassa integrazione già previsto per i giornalisti dei quotidiani viene esteso anche a quelli dei periodici.
CRISI AZIENDALI: arrivano 10 milioni di euro a partire dal 2009 per le prestazioni di vecchiaia anticipata per i giornalisti dipendenti di aziende in ristrutturazione o riorganizzazione per crisi aziendali. Se il numero dei giornalisti interessati comporta effetti finanziari che superano il tetto di 20 milioni di euro l’anno, viene introdotto, su proposta delle organizzazioni sindacali datoriali, a carico dei datori di lavoro uno specifico contributo aggiuntivo da versare all’Inpgi.
FONDI: mantenendo fermo il tetto massimo di spesa, si stabilisce che le agevolazioni al settore saranno destinate prioritariamente ai contributi diretti e, per le residue disponibilità, alle altre tipologie di agevolazioni. Non si prevedono nuovi oneri per il bilancio dello Stato.
GIORNALI DI PARTITO: per i giornali di partito che al 31 dicembre 2005 abbiano già maturato il diritto ai contributi pubblici non è più richiesto il requisito della rappresentanza parlamentare (almeno un gruppo alla Camera o al Senato o con due parlamentari eruropei – come dal DPR 7 novembre 2001, n. 460 – eletti nelle liste nell’anno di riferimento dei contributi).
TITOLARITA’ IMPRESE: le azioni aventi diritto di voto o le quote possono essere intestate a società per azioni, in accomandita per azioni o a responsabilità limitata, ma la partecipazione di controllo di queste società può essere intestata oltre che a persone fisiche anche a società direttamente o indirettamente controllate da persone fisiche. Se la partecipazione di controllo è intestata a società fiduciarie, il requisito previsto del controllo diretto o indiretto da parte di persone fisiche si intende riferito ai fiducianti, in quanto soggetti effettivamente titolari delle azioni o quote. In questo caso, la società fiduciaria è tenuta a comunicare i nominativi dei fiducianti all’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni.

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