MILLEPROROGHE: LE TARIFFE POSTALI TORNANO AGEVOLATE PER LE ASSOCIAZIONI

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L’associazionismo non
profit potrà beneficiare per tutto
il 2012 e il 2013 di tariffe postali
agevolate per l’invio delle
newsletters e delle comunicazioni
ai sostenitori. La svolta,
che almeno in teoria risolve
l’annosa questione del caromailing,
si desume da una norma
del decreto “milleproroghe”
di fme anno (Dl 29 dicembre
2011, n.216): l’articolo 21,
comma 3 del provvedimento
stabilisce, infatti, che «i gestori
dei servizi postali sono autorizzati
ad applicare apposite tariffe
per le spedizioni di prodotti
editoriali con riferimento alle
associazioni ed organizzazioni
senza fini di lucro», a condizione
che sia osservato l’obbligo di
iscrizione al Registro degli operatori
di comunicazione (Roc).
Poiché, però, la materia sembra
destinata a una perenne corsa
ad handicap, anche in questo
frangente non mancano i dubbi:
trai casi di esclusione esplicitati
dalla stessa norma, infatti,
compare il rimando a una precedente
disposizione, contenuta nella legge n.46/2004, che riguardagli
abbonamenti gratuiti.
Il timore è che, fermo restando
l’intento del legislatore, la
stesura materiale del comma
del “milleproroghe” finisca
con il determinare l’esclusione
di fatto proprio di quei soggetti
che intende agevolare.
«Queste perplessità non dovrebbero
sussistere», rassicura
Paolo Giganti, responsabile
fundraising della Onlus Aism
e coordinatore di un gruppo di
lavoro rappresentativo di molte
tra le maggiori associazioni
non profit. Già l’anno scorso le
Poste, previa iscrizione delle
organizzazioni al Roc, avevano
applicato agli enti una tariffa
speciale, dal costo compreso
tra gli 11 e i 18 centesimi, a seconda
delle caratteristiche degli
opuscoli e delle quantità inviate. Più del doppio rispetto ai
6 centesimi che le Onlus pagavano
fino a marzo 2010, quando
un decreto ministeriale impose
l’alt agli sconti statali, ma
pur sempre meno dei 28 centesimi
della tariffa ordinaria.
«La soluzione trovata non è
del tutto soddisfacente – afferma
Giganti – perché parifica i
nostri costi agli invii delle pubblicazioni
for profit e rappresenta,
comunque, un onere pesante
per le organizzazioni, soprattutto
se di piccola taglia».
Ma Rossano Bartoli, segretario
generale della Lega del Filo
d’Oro, Onlus di Osimo che ha
saputo conquistare un ruolo da
best practice nazionale anche
grazie a un’intensa e accurata attività di mailing, fa notare che la
disposizione rappresenta «un
esplicito passo avanti verso il riconoscimento
di tariffe ad hoc
per il settore non profit». «Abbiamo
sempre sostenuto – spiega
Bartoli – che la nostra attività
ha bisogno di un inquadramento
specifico e la formulazione
dell’articolo 21 del milleproroghe,
al di là di come è stata materialmente
scritta la norma, va
ora nella direzione giusta».
Pareri non uniformi, all’interno
della galassia non profit,
anche sull’obbligo di iscrizione
al Roc: «L’importante commenta
Bartoli – è che questo
adempimento non snaturi
la caratteristica delle organizzazioni,
che devono poter fare
raccolta fondi anche attraverso
il mailing».

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