MILLEPROROGHE/ IL PUNTO SUI CONTRIBUTI ALL’EDITORIA

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Mentre il ddl di conversione del milleproroghe (C. 4086) completava – come di consueto, a suon di fiducia – la corsa verso l’approvazione – scadenza fissata a domenica 27 febbraio – è arrivato, inaspettato, lo stop del Capo dello Stato. Napolitano ha ravvisato nelle modifiche introdotte nel corso dell’esame in Parlamento, una tale eterogeneità da porsi in contrasto con la Costituzione perché prive “dei requisiti di straordinaria necessità e urgenza”. Inoltre, il Capo dello Stato ha sottolineato come “il frequente ricorso alla questione di fiducia, realizza una pesante compressione del ruolo del Parlamento” e non consente alle Commissioni competenti “di svolgere l’esame referente” richiesto dall’articolo 77 della Costituzione.
Il Governo, allora, si è visto costretto ad intervenire ulteriormente sul ddl, modificando alcuni punti introdotti nel corso del passaggio al Senato “ma senza prevedere aggiunte, soltanto miglioramenti”. Cambiamenti che le opposizioni hanno giudicato “insufficienti a risolvere i problemi di costituzionalità sollevati dal Capo dello Stato”.
Stamattina è stata posta la questione di fiducia sull’approvazione, senza subemendamenti ed articoli aggiuntivi, dell’emendamento Dis. 1.1 interamente sostitutivo dell’articolo unico del disegno di legge. La fiducia sarà votata nella seduta di domani.
Al momento non conosciamo il contenuto del maxiemendamento del Governo. Nella versione licenziata dal Senato, viene confermata una riduzione di 20 mln euro della spesa autorizzata dalla legge di stabilità (art. 1, com. 58, legge 220/2010) per interventi a sostegno dell’editoria. Pertanto, ai 195.752.000 euro già stanziati nella tabella C si vanno a sommare altri 80 milioni. Viene, inoltre, intergrata di 15 mln, per l’anno 2011, la spesa a sostegno dell’emittenza televisiva e radiofonica locale. Ai contributi di cui alla legge 448/98 già stanziati per l’anno 2011 e pari a 56.943.168 euro (48.308.198 per tv locali e 8.634.970 per radio) si vanno a sommare 45 mln di euro previsti dalla legge di stabilità 2011 e 15 mln approvati dal dl n. 225/2010. Inoltre, alle tv e radio locali vanno 15 milioni per ciascuno degli anni 2012 e 2013.
Antonietta Gallo

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