MEDIACOOP: “PREPENSIONAMENTI COOPERATIVE A RISCHIO”

0
525

L’editoria cooperativa, non profit e di partito rischia di non poter ricorrere ai prepensionamenti, in quanto non ha le risorse necessarie per far fronte al contributo previsto a carico degli editori come sostegno all’intervento dello Stato per questo tipo di ammortizzatori sociali: è quanto sottolinea Primo M. Salani, presidente di Mediacoop (associazione delle cooperative editoriali e della comunicazione), in una lettera al sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’editoria Paolo Bonaiuti. Il protocollo d’intesa siglato da Federazione degli editori, Federazione nazionale della stampa e Istituto di previdenza dei giornalisti prevede infatti la costituzione, presso l’Inpgi, di un apposito fondo a gestione separata, per contribuire ai costi dei pensionamenti anticipati, alimentato con un contributo straordinario, nella misura del 30% del costo di ciascun prepensionamento, a carico di ciascuna azienda che vi farà ricorso. “Un costo – afferma il presidente di Mediacoop – che non può assolutamente essere sostenuto dalle imprese editoriali cooperative, non profit e di partito che, a motivo di perdite pesantissime che mettono a repentaglio la continuità aziendale, hanno bisogno più di altre di ricorrere a questi ammortizzatori sociali per affrontare i necessari processi di ristrutturazione e che invece rischiano, paradossalmente, di restarne escluse”. Da qui la richiesta a Bonaiuti di “esonerare” le imprese editoriali cooperative, non profit e di partito “dal contributo straordinario” oppure, in subordine, di “individuare una soglia di fatturato al di sopra della quale divenga obbligatorio il contributo delle imprese”.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome