MAXIEMENDAMENTO AL DECRETO FISCALE. NESSUN FONDO AGGIUNTIVO PER L’EDITORIA. RIDE RADIORADICALE

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Il governo ha presentato oggi delle correzioni al maxiemendamento alla Manovra. Le correzioni, definite “formali”, sono state comunicate con una lettera del ministero dell’Economia, letta all’Assemblea in apertura di seduta dal vicepresidente della Camera Rocco Buttiglione. Il governo precisa che le correzioni vengono trasmesse «prima che sia stata apposta la fiducia al maxiemendamento».
Le dichiarazioni di voto si svolgeranno dalle 16, mentre le operazioni di voto inizieranno alle 17 di lunedì. Lo ha deciso la conferenza dei capigruppo di Montecitorio che tornerà a riunirsi dopo il voto di fiducia per decidere come procederà l’iter del provvedimento. Prima del voto finale, in particolare, andranno esaminati gli ordini del giorno, passaggio che l’operazione potrebbe far protrarre anche per più sedute d’Aula.
Per quanto riguarda l’Art. 44 (editoria) a nulla sono valse le considerazioni delle Commissioni Parlamentari. Nulla di fatto. Tutto il lavoro spazzato via in un niente.
Infatti, il maxi-emendamento del governo modifica il testo del decreto legge, cancellando una modifica approvata dalle commissioni Bilancio e Finanze della Camera. La norma è stata eliminata a causa di possibili effetti finanziari negativi.
“Nessun aumento dei contributi alle imprese editrici perche’ “valutato non compatibile con il limite di spesa”. Ma ecco la sorpresa: Nel testo arriva un contributo a Radio Radicale (che percepisce già circa 10 ml di euro).
Per finire tagli verticali a tutti i Ministeri. Alle comunicazioni previsti stanziamenti ridotti di circa 18 milioni per il 2010.
Infine una “chicca” curiosa:”nel decreto tagliatutto c’è spazio per uno stanziamento di 4 milioni per la festa del 4 novembre”. Un omaggio al Ministro La Russa era doveroso, anche in tempi di vacche magre.

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