Le edicole sono un presidio di democrazia sui territori. Secondo il neosottosegretario all’editoria Andrea Martella è giunto il momento di procedere a varare programmi e strategie per preservare e sostenere le attività di chi assicura ogni giorno “la la distribuzione democratica dell’informazione su base plurale e universale”.
Martella, nell’ambito dell’audizione in commissione Cultura ha spiegato: “Lle edicole svolgono innegabilmente una funzione di interesse pubblico, che merita di essere riconosciuta sia pure in un contesto profondamente mutato qual è quello attuale. Oggi occorrono, innanzitutto, interventi per favorire l’informatizzazione, per sostenere forme nuove di commercializzazione dei prodotti editoriali, per riavvicinare i cittadini alle edicole, attraverso un’offerta nuova e diversificata”.
Quindi ha aggiunto: “Vanno in questo senso alcune misure introdotte recentemente nell’ordinamento. In particolare, la norma che riconosce ai punti vendita “esclusivi”, anche in ragione della loro presenza capillare sul territorio nazionale, la possibilità di svolgere l’intermediazione di servizi a valore aggiunto a favore delle amministrazioni territoriali, delle aziende sanitarie locali, delle aziende di trasporto pubblico e delle aziende di promozione turistica. A questo proposito, merita attenzione un progetto avviato sulla base di un protocollo d’intesa con l’Anci”.
Quali sbocchi: “E’ il progetto orientato a consentire alle edicole di vendere anche servizi anagrafici, dando ai cittadini la possibilità di richiedere e ritirare certificati di nascita, morte e residenza senza recarsi in circoscrizione. Un’altra recente misura di incentivo che il governo intende sviluppare è quella che ha introdotto, nell’ambito della legge di bilancio 2019, il cosiddetto tax credit per le edicole”
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