Martella annuncia che la riforma dell’editoria è ora nell’agenda parlamentare

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Il sottosegretario all’editoria Andrea Martella ha appena annunciato che la riforma dell’editoria, da lui definita riforma 5.0, entrerà a breve nell’agenda parlamentare.

Vista la mole dei disegni di legge che riguardano l’editoria e l’informazione in generale riteniamo utile proporre un articolo periodico di aggiornamento sullo stato dei provvedimenti in essere.

Il disegno di legge atto 1929/2020, presentato dal Senatore del movimento cinque stelle, Primo Di Natale, il 4 settembre 2020 al Senato rubricato “Introduzione di una soglia massima di partecipazione azionaria in aziende editoriali, giornalistiche, televisive, radiofoniche o testate on line, da parte di soggetti operanti in modo prevalente in settori diversi da quello editoriale” non ha ancora iniziato l’iter parlamentare.

Il disegno di legge di iniziativa del Governo “Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l’attuazione di altri atti dell’Unione europea – Legge di delegazione europea 2019-2020” è stato approvato dal Senato il 29 ottobre 2020 ed è attualmente in discussione presso la 14° Commissione permanente (Politiche dell’Unione europea) della Camera dei deputati. I relatori sono l’Onorevole Piero De Luca del Partito Democratico e l’Onorevole Angela Ianaro del movimento cinque stelle. Il disegno di legge prevede una ampia delega al Governo per il recepimento di diverse direttive parlamentari. Per il settore dell’informazione rileva l’articolo 3 che prevede: “Princìpi e criteri direttivi per l’attuazione della direttiva (UE) 2018/1808, recante modifica della direttiva 2010/13/UE, relativa al coordinamento di determinate disposizioni legislative, regolamentari e amministrative degli Stati membri concernenti la fornitura di servizi di media audiovisivi (direttiva sui servizi di media audiovisivi), in considerazione dell’evoluzione delle realtà del mercato)”, l’articolo 4 che prevede: “Princìpi e criteri direttivi per l’attuazione della direttiva (UE) 2018/1972, che istituisce il codice europeo delle comunicazioni elettroniche”; l’articolo 8 che prevede Princìpi e criteri direttivi per il recepimento della direttiva (UE) 2019/789, che stabilisce norme relative all’esercizio del diritto d’autore e dei diritti connessi applicabili a talune trasmissioni online degli organismi di diffusione radiotelevisiva e ritrasmissioni di programmi televisivi e radiofonici e che modifica la direttiva 93/83/CEE del Consiglio”; l’articolo 9, “Princìpi e criteri direttivi per il recepimento della direttiva (UE) 2019/790, sul diritto d’autore e sui diritti connessi nel mercato unico digitale e che modifica le direttive 96/9/CE e 2001/29/CE” e, infine, l’articolo 18, “Princìpi e criteri direttivi per l’adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del titolo III, Quadro di certificazione della cibersicurezza, del regolamento (UE) 2019/881, relativo all’ENISA, l’Agenzia dell’Unione europea per la cibersicurezza, e alla certificazione della cibersicurezza per le tecnologie dell’informazione e della comunicazione e che abroga il regolamento (UE) n. 526/2013 («regolamento sulla cibersicurezza»)”.

Segnaliamo, infine, che il 14 novembre per le emittenti televisive locali si è aperto il termine per presentare al Sicem la domanda per accedere al contributo straordinario previsto dall’articolo 195 del decreto-legge 19 maggio 2020. La data di scadenza è fissata al 28 novembre.

Infine, il 20 novembre scade il termine per le imprese editrici di quotidiani e periodici telematici per presentare la domanda di contributo per i servizi digitali come previsto dal DPCM 4 agosto 2020 di attuazione dell’articolo 190 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34.

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