MANOVRA/ PRONTO IL MAXIEMENDAMENTO DEL GOVERNO. CHE FINE FARANNO LE PROPOSTE SULL’EDITORIA?

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Secondo i tempi auspicati dal governo per la discussione al Senato sulla manovra economica, potrebbe essere presentato oggi o domani in Commissione bilancio il maxiemendamento che contiene tutte le modifiche al decreto legge. Da San Paolo, dove è in visita ufficiale, Silvio Berlusconi è tornato a parlare della manovra, sostenendo che “è ormai delineata e non si tocca”.
Che fine faranno – ci si chiede a questo punto – i numerosi emendamenti bipartisan in tema di editoria che, in questi giorni, verranno votati in Commissione?
Ricordiamo che, a nome dei senatori Vita e Lusi del Pd e Butti del Pdl, è stato presentato un emendamento che proroga, almeno fino al primo gennaio 2012, il diritto soggettivo ai contributi per i giornali. La proposta contiene anche la richiesta al governo di presentare entro sei mesi un ddl di riforma dei contributi dell’editoria, “finalizzato a introdurre norme di maggior rigore nei criteri di accesso e di assegnazione dei contributi, atte a ridurre il fabbisogno necessario per far fronte” all’impegno di “tutela del pluralismo”.
Altri emendamenti, inoltre, propongono di ripristinare le provvidenze all’editoria per le emittenti radiotelevisive locali, attraverso la reintroduzione della norma abrogata dal “decreto milleproroghe” e di rifinanziare, per il triennio 2011- 2013 i contributi di cui alla legge 448/98 mediante la rideterminazione della quota del canone RAI da destinare a sostegno dell’emittenza locale. Mediante tale provvedimento alle emittenti radiotelevisive locali verrebbero riconosciuti, nel triennio 2011- 2013 150 milioni di euro annui.
L’inizio della discussione del ddl in Aula al Senato è previsto per il 6 luglio.

Arianna Esposito

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