MANIFESTAZIONE A FIRENZE CONTRO PRECARIATO GIORNALISTI

0
530

“Questa manifestazione nasce per un’esigenza morale. L’opinione pubblica ci considera una casta e non si rende conto che nella gran parte siamo una casta di ‘poveracci’. Sapere che ci sono colleghi pagati 50 centesimi, 1 o 5 euro per ogni pezzo credo che sconvolgerà molte coscienze”. Lo ha detto il presidente dell’Ordine dei giornalisti Enzo Iacopino presentando la convention nazionale ‘Giornalisti e Giornalismi-Libera stampa liberi tutti’, che al cinema Odeon di Firenze, domani e sabato, riunirà precari, free lance e collaboratori provenienti da tutta Italia. Per domani, inoltre, è atteso un messaggio del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. La manifestazione è organizzata dal Consiglio nazionale dell’Ordine, con la Federazione della Stampa, l’Ordine regionale e l’Associazione stampa toscana, e con il sostegno di Inpgi e Casagit. I giornalisti che interverranno potranno contribuire alla stesura della ‘Carta di Firenze’, che “ci darà gli strumenti – ha detto Iacopino – per aprire procedimenti disciplinari nei confronti di direttori, capiredattori, capi servizio e di chiunque si presterà a fare da ‘caporale’, cioé a chiedere pezzi che consapevolmente vengono pagati 2 euro o anche meno”. In apertura dei lavori all’Odeon, sarà proiettato un contributo video di Luciana Littizzetto, “una precaria Rai particolare” come l’ha definita Iacopino. “Al momento – ha spiegato il coordinatore del gruppo di lavoro sul precariato dell’Odg, Fabrizio Morviducci – aspettiamo tra le 250 e le 300 persone. Inoltre sulla nostra pagina Facebook, in un mese, sono già oltre 2100 gli utenti attivi”. Morviducci ha poi ringraziato le 40 famiglie fiorentine che ospiteranno domani notte molti giornalisti; disponibilità data anche dalla comunità islamica. La due giorni di Firenze potrà essere seguita in diretta streaming sul portale intoscana.it. E domani alle 14 ci sarà un presidio in piazza Signoria dei giornalisti precari fiorentini e toscani.(ANSA).

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome