La libertà di stampa deve essere esente da ingerenze da parte delle autorità pubbliche e incontra i limiti previsti dalla legge e necessari in una società democratica. E’ questo il pensiero del Presidente della Fieg, Carlo Malinconico, che sottolinea il significato della cerimonia per la Giornata dell’Informazione, svoltasi al Quirinale, e “dell’alto messaggio rivolto dal Presidente della Repubblica al mondo dell’informazione, messaggio che ha richiamato i principi non solo della Costituzione italiana, ma anche della Convenzione europea dei diritti dell’uomo”.
“Tali principi – osserva Malinconico – indicano che la libertà di stampa contraddistingue i sistemi democratici. Proprio il richiamo all’articolo 10 della Convenzione europea impone di considerare che la libertà di stampa, da un lato, deve essere esente da ingerenze da parte delle autorità pubbliche e, dall’altro, incontra i limiti, ma solo i limiti, previsti dalla legge e che sono strettamente necessari, in una società democratica, a garantire la sicurezza, la prevenzione dei reati e la tutela delle indagini, la reputazione delle persone. E’ un generale criterio di bilanciamento proprio dei sistemi democratici”.
“In un siffatto contesto generale – conclude Malinconico – norme speciali che nel nostro sistema prevedono specifici reati, anche quello di offesa all’onore o al prestigio del Presidente della Repubblica (articolo 278 codice penale) ben possono essere abrogati, e senza particolari difficoltà, da parte del legislatore italiano, solo che si assuma la necessaria iniziativa legislativa”.
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