Categories: Giurisprudenza

L’UE PROMUOVE IL PIANO ANTICRISI ITALIANO MA CON RISERVA

L’Europa ha accolto «con favore i programmi dell’Italia per le riforme strutturali finalizzate a rafforzare la crescita e per la strategia di consolidamento fiscale» delineate nella lettera inviata ai Presidenti del Consiglio Europeo e della Commissione Europea pur richiedendo tempi stretti per il calendario di attuazione ed un monitoraggio da parte della Commissione.
La tabella di marcia dovrà essere però integrata, rafforzata: il calendario proposto evidentemente non è bastato. «Apprezziamo l’impegno dell’Italia a raggiungere il pareggio di bilancio entro il 2013 e un surplus di bilancio strutturale nel 2014, portando ad una riduzione dell’indebitamento pubblico al 113% del Pil nel 2014, così come la prevista introduzione della regola del pareggio di bilancio nella Costituzione entro la metà del 2012», è stato scritto nel documento conclusivo del vertice.
All’Italia è stato richiesto di «attuare le proposte riforme strutturali per aumentare la competitività riducendo i vincoli burocratici, abolendo le tariffe minime nei servizi professionali e liberalizzando ulteriormente i servizi pubblici e le utilities». La Ue ha poi preso nota «dell’impegno dell’Italia a riformare la legislazione del lavoro e in particolare le regole e le procedure dei licenziamenti e a rivedere l’attuale frammentato sistema di ammortizzatori sociali entro la fine del 2011, tenendo conto dei limiti delle finanze pubbliche», e «del piano di innalzare l’età pensionabile a 67 anni entro il 2026», raccomandando «una rapida definizione dell’iter per raggiungere questo obiettivo».
IL Consiglio europeo ha inoltre sostenuto «l’intenzione dell’Italia di rivedere i programmi dei fondi strutturali ridefinendo le priorità dei progetti e concentrandosi sull’istruzione, l’occupazione, l’agenda digitale e le reti infrastrutturali e ferroviarie con l’obiettivo di migliorare le condizioni per favorire la crescita e ridurre il divario regionale».
«L’Italia manterrà gli impegni che ha assunto con l’Unione Europea, altrimenti «non saremmo credibili, l’opposizione non dica no». Lo ha assicurato il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, parlando con i giornalisti al termine del vertice dei leader dell’eurozona, conclusosi dopo le quattro
Tra l’altro, ha continuato Berlusconi, «abbiamo preso l’impegno di tenere al corrente la Commissione via via che il nostro Parlamento approverà le varie misure».
Il pacchetto, ha spiegato il premier, sarà composto di «vari disegni di legge, uno per ogni singolo settore, non si tratta di misure che riguardano interessi di questa o quella parte, soprattutto non della maggioranza o di altre categorie, ma riguardano gli interessi dell’Italia e degli italiani». Per questa ragione, Berlusconi ha auspicato che «l’opposizione voglia uscire dai panni stretti che finora ha indossato, nel dire sempre no e essere sempre contro e voglia con noi partecipare all’attuazione di queste misure che servono all’Europa, e servono anche all’opposizione».
Manuela Montella

editoriatv

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