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LIBRI E DIRITTI D’AUTORE, SFIDA ANTITRUST A GOOGLE (CORRIERE DELLA SERA)

La Corte federale di New York sta indagando sull’accordo siglato nell’ottobre scorso dal colosso di Mountain View per sanare il contenzioso che lo opponeva da tre anni all’Associazione americana degli editori e alla temibile Authors Guild, il sindacato degli autori. I nodi da sciogliere ruotano non solo intorno alla sacralità del diritto d’autore ma anche allo strapotere di Google cha da monopolista del mercato dei motori di ricerca sta rivoluzionando anche il mondo dei libri, trasformandosi in editore: i volumi della sua library virtuale viaggiano già verso gli otto milioni di titoli.
La giustizia americana dà altri quattro mesi di tempo a editori e autori per decidere se aderire o meno all’intesa offerta da Sergey Brin e Larry Page per “regolarizzare” i suoi rapporti con il mondo dell’editoria. Il termine slitta dal 5 maggio al 4 settembre. Data che interessa da vicino anche gli editori europei, visto che il 70% circa del mercato dei diritti d’autore si concentra nel Vecchio Continente.

La proposta di accordo del gigante della rete è frutto di una class action durata quattro anni e intentata dopo il lancio nel 2004 di “Google hook search”, la raccolta in formato digitale dei libri delle principali biblioteche del pianeta per metterli gratuitamente online, a disposizione dell’umanità. Per sanare il contenzioso la coppia di MountainView ha messo sul piatto, davanti al giudice, 125 milioni di dollari per compensare i diritti d’autore e finanziare un organismo indipendente, il “Book Rights Regi-stry”, per la gestione del traffico. “Il clima è di collaborazione — dice Attanasio, coordinatore per Aie del gruppo di lavoro nei rapporti tra Google e gli editori europei, che si è riunito per la prima volta due giorni fa a Milano —. Una sfida stimolante ma difficile. Anche loro si stanno rendendo conto che non tutti i problemi si risolvono facendo girare un algoritmo”. (Dalla sarregna stampa ccestudio.it)

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