Sono stati rilasciati i tre giornalisti dell’agenzia di stampa ufficiale turca Anatolia rapiti da esponenti del Pkk (Partito dei Lavoratori del Kurdistan) nel sudest della Turchia. Lo ha annunciato la stessa agenzia di stampa. I tre – un corrispondente locale, un operatore e un fotografo – sono stati consegnati illesi a membri dell’Hdp (Partito democratico del Popolo), formazione filocurda, nella stessa area dove erano stati presi in ostaggio. La loro attrezzatura è stata però trattenuta dall’organizzazione militante, che combatte contro Ankara dal 1984. L’Anatolia ha riferito che l’incidente è avvenuto nella provincia di Mardin, per la precisione a Nusaybin, zona dove le forze di sicurezza stanno conducendo una vasta operazione per stanare i ribelli del Pkk. L’Anatolia è la principale agenzia del Paese e ha alle proprie dipendenze una vasta rete di giornalisti, sia in patria sia all’estero. La città di frontiera di Nusaybin è stata un punto caldo della lotta tra forze turche e Pkk, dopo che una fragile tregua è naufragata a luglio dopo due anni e mezzo.
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