LIBERAZIONE CONTRO PRC: NO AD AZZERAMENTO QUOTIDIANO

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Un sito internet, due pagine in versione Pdf e la ‘Prima pagina’ da trasmettere alle testate giornalistiche per le ‘anteprime’ e le rassegne stampa televisive. Il tutto confezionato da un “Direttore, Vicedirettore, un redattore, assistiti da un poligrafico”. E’ il progetto proposto dalla società editrice Mrc – azionista unico il Partito della Rifondazione Comunista – per il quotidiano Liberazione che non è più in edicola dall’inizio dell’anno. Un piano che il comitato di redazione, Stampa Romana ed Fnsi definiscono di “azzeramento” del quotidiano, che oggi conta 17 giornalisti e 14 poligrafici protagonisti dal 28 dicembre scorso di una occupazione a oltranza della redazione.
La comunicazione della società editrice è avvenuta nel corso del tavolo nazionale riunito alla Fieg. Secondo questo piano, sottolinea una nota sindacale, «la Mrc ritiene di poter ottenere il finanziamento pubblico» per l’editoria, «sulla base dei commi 2 e 3 dell’articolo 153 della Legge n° 388/2000».
Alla luce di quanto emerso dalla riunione di ieri, «l’assemblea permanente di Liberazione ha deciso di bloccare la pubblicazione in Pdf dell’edizione già pronta, in segno di protesta contro la posizione irricevibile dell’editore». Dall’inizio dell’occupazione della redazione, infatti, i dipendenti confezionavano comunque un prodotto stampabile dal sito internet per contestare la linea dell’editore. Oggi una parte della redazione ha distribuito volantini in piazza davanti a Palazzo Chigi «con l’Associazione Stampa Romana, con Terra, il manifesto, l’Unità e altri giornali cooperativi a rischio chiusura per i tagli di Berlusconi e il mancato rifinanziamento di Monti».
La richiesta comune è «soldi pubblici subito per salvare i giornali e il massimo rigore contro i ‘furbetti dell’editoria’ tra i quali si trova da oggi, con incredulità e dolore, a dover annoverare anche il proprio editore». Prossimo appuntamento domani in piazza del Pantheon per la «giornata per il diritto all’informazione promossa da Slc Cgil, Asr, Fnsi». Intanto, nei locali della redazione di viale del Policlinico continua l’occupazione.

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