LETTERA DI PANNELLA AL PRESIDENTE DELLA VIGILANZA RAI, RICCARDO VILLARI

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Ormai il caso dell’elezione del presidente della “Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi” ha stancato un po’ tutti a causa delle convocazioni e votazioni giornaliere, seguite dalle relative fumate nere per il nulla di fatto. Pensavamo di essere finalmente giunti ad una conclusione ma, probabilmente, così non è. Pd e Idv, infatti, non vogliono accettare una soluzione “imposta” dalla maggioranza in deroga alla prassi consolidata che vuole che il nome del candidato alla presidenza venga scelto dall’opposizione, in coerenza anche con il ruolo di controllo e di indirizzo proprio della Commissione stessa.
Pubblichiamo, di seguito, le dichiarazioni di Marco Pannella di felicitazioni e auguri al nuovo – e forse per poco – presidente della Vigilanza Rai, Riccardo Villari. Nell’articolo, pubblicato sul sito dei Radicali, si capisce la grande importanza che riveste la Commissione di Vigilanza e la condizione antidemocratica in cui si trova il nostro Paese. Una situazione grave di cui dobbiamo essere consapevoli e a cui dobbiamo ribellarci.
“Felicitazioni e auguri sinceri al Senatore Riccardo Villari. Egli si trova dinanzi alla urgenza e necessità di compiere atti dovuti che, se non venissero compiuti, avrebbero conseguenze anche istituzionali oltre che politiche molto gravi. In particolare l’adempimento delle funzioni di indirizzo e di controllo della Rai, funzione esclusiva della Commissione, senza di che la Rai continuerebbe ad operare in assenza degli indirizzi e dei controlli prescritti (e riconosciutogli) dalla Corte Costituzionale; si protrarrebbe l’eliminazione delle tribune politiche e dei messaggi autogestiti cui i partiti avrebbero avuto diritto anche in periodo non elettorale; si protrarrebbe anche l’annientamento degli accessi agli spazi televisivi a garanzia delle associazioni, dei gruppi sociali, politici e religiosi; l’eliminazione in atto da quasi un semestre di una qualsiasi disciplina della televisione pubblica nazionale e regionale nelle elezioni in corso (a prescindere da quelle già svoltesi); in assenza dei criteri per l’informazione così come l’eliminazione dei programmi di comunicazione politica.
Verrebbe confermata la paralisi anticostituzionalmente imposta all’azione accertativa e ripristinatoria dell’Autorità delle Garanzie nelle Comunicazioni cui è stata sottratta la possibilità effettiva di esercitare la sua funzione di garanzia dell’osservanza di disposizioni (che appunto, sono mancate e mancano) in materia di informazione e propaganda con il concreto rischio di annullamento di eventuali suoi propri provvedimenti sanzionatori.
In particolare le imminenti elezioni del Presidente della Giunta Regionale e del Consiglio Regionale dell’Abruzzo rischiano di essere invalidabili così come i due referendum per il distacco di alcuni Comuni dalla Regione Veneto e dalla Regione Lazio.
Rimettere la decisione dell’adempimento ad atti necessari e dovuti dal Presidente e dalla Commissione di Vigilanza a organi extra-parlamentari di partito rappresenterebbe una responsabilità politicamente gravissima e probabilmente istituzionalmente sanzionabile alla luce dell’Ordinamento giuridico del nostro Paese”.
Fabiana Cammarano

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