Ieri c’è stata una visita inaspettata degli uomini dell’Antitrust negli uffici italiani di Google, a Milano. Accompagnati come di rito dagli ufficiali della Guardia di Finanza, gli esperti dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato hanno notificato alla filiale del gruppo californiano l’apertura di un’istruttoria per «possibile abuso di posizione dominante».
Il tutto è partito da una segnalazione della Fieg: «Vetrina di contenuti editoriali, Google news, rischia di drenare risorse pubblicitarie a chi quei contenuti li produce, con il valore aggiunto dell’originalità», spiega il presidente degli editori, Carlo Malinconico. Secondo la Fieg, infatti, nella gestione del servizio Google News Italia, «il motore di ricerca impedirebbe agli editori di scegliere liberamente le modalità con le quali consentire l’utilizzo delle proprie notizie. I siti editoriali che non vogliono apparire su Google News, infatti, verrebbero automaticamente esclusi anche dal motore di ricerca primario». Che tradotto suona grosso modo così: non vuoi comparire nella piattaforma delle nostre news? Allora ti tolgo anche dalle indicizzazione dei miei servizi di base.
Google Italia, adesso, avrà tempo fino al 15 ottobre del 2010 – limite ultimo entro il quale il procedimento dovrà concludersi – per dimostrare di non lavorare dall’alto di alcuna posizione dominante. Se l’infrazione fosse accertata, la multa ammonterebbe fino a un massimo del 10% sul fatturato che, nel 2007, si era attestato a 13 milioni di euro.
Luisa Anna Magri