LA RETE CENSURATA: RUSSIA E CINA ALL’OMBRA DELLA STESSA MURAGLIA DIGITALE?

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La scure della censura in rete rischia di allargarsi a macchia d’olio.
Dopo la Cina, dove il governo ha usato il pugno di ferro contro la crescente diffusioni dei siti di microblogging, anche la Russia sembra intenzionata a virare in questa direzione.
Ad allarmare sono i fatti.
In Russia è da poco entrato in vigore il provvedimento che contempla l’istituzione della cosiddetta “Black List” dei siti da censurare.
Di fatto, con il varo di questo autentico elenco di indirizzi dichiarati “off-limits” si va ad introdurre un controllo di tipo non governativo su Internet, attraverso il quale i contenuti potenzialmente dannosi della rete saranno monitorati.
Al contempo e a chi fornisce l’hosting sarà chiesto di limitare l’accesso a tali pagine.
Un provvedimento, quello adottato dai vertici del Cremlino, che ha scatenato le proteste dei cittadini e dei gestori dei principali social network e motori di ricerca.
Quella che viene contestata, infatti, è la crescente arbitrarietà con cui si procederà all’oscuramento dei siti finiti sotto la lente.
La RosKomNadzor, sarà l’istituzione preposta al controllo delle attività di comunicazione della Confederazione.
Già nel luglio scorso, quando è stata approvata la legge, sulla home-page di Wikipedia campeggiavano affermazioni di stampo polemico come questa: “La stretta aderenza al testo del disegno di legge proposto si tradurrà nella creazione in Russia di un sistema simile alla “Grande muraglia digitale cinese”.
Insomma: il timore paventato è che anche in Russia si stia pensando ad innalzare una sorta di grande muraglia digitale contro la libertà di…navigare.
Almeno questo è il timore espresso da internauti e semplici cittadini.
E’altrettanto probabile, comunque, che la stretta del governo non faccia che assecondare ancora più la vocazione democratica dei naviganti.
E’ accaduto in Cina dove la mano dura di Pechino nei confronti delle piattaforme social, ha prodotto un aumento di ben 250 milioni di utenti dei due principali siti di microblogging: Sina Weibo e Tencent.
Alberto De Bellis

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