La pirateria azzoppa l’editoria: nel 2023 è costata 705 milioni

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La pirateria costa ogni anno all’editoria qualcosa come 705 milioni di euro l’anno. Il mercato clandestino dei libri è pari al 28 per cento del valore dell’intero giro d’affari del settore. In pratica, poco meno di un libro, giornale o prodotto culturale su tre è piratato, falso, illegale. L’Aie ha presentato anche quest’anno i risultati della ricerca su quanto costi, all’editoria, il fenomeno della pirateria. E anche questa volta i numeri sono da capogiro. “Per il sistema Paese, ovvero calcolando anche le attività dell’indotto quali la logistica, i servizi e altro, la perdita è di 1,75 miliardi all’anno, per il fisco 298 milioni l’anno. Valori che si traducono in una mancata occupazione per 4.900 persone nel mondo del libro, 12.000 posti con l’indotto”, secondo le stime Aie. Ma a fare impressione è la percentuale di coloro i quali, pur essendo consapevoli del fatto che la pirateria sia illegale, addirittura l’82% del campione, indugia su questi canali ritenendo altamente probabile di non essere mai né scoperto né punito: si tratta del 70 per cento.

Una buona notizia c’è. E riguarda il numero degli atti di pirateria stimati nel mondo dell’editoria italiana nel 2023. Sarebbero stati 108,4 milioni, l’8 per cento in meno rispetto ai 117,6 stimati nel 2022. Ma se una flessione resta un fatto positivo, c’è comunque da immaginare che, stando alle stime degli analisti Aie, ogni giorno vengono compiuti 297 atti di pirateria contro l’editoria e il mondo di libri. Le stime riguardanti le vendite perse nel settore della varia sono pari a 35 milioni di copie l’anno, per un valore delle vendite di 423 milioni di euro. Per quanto riguarda l’editoria universitaria le vendite perdute sarebbero 5 milioni, pari a un valore delle vendite di 188 milioni di euro; quelle nel settore professionale – libri, ebook e banche dati – sono pari a 2,4 milioni di copie, con una perdita a valore di 94 milioni di euro. Se si guarda alle vendite perse per canale, gli store online hanno una perdita di 416 milioni di euro, le librerie fisiche 234 milioni, i mancati introiti di abbonamenti sono 55 milioni.

La ricerca è stata presentata dal presidente di Ipsos Nando Pagnoncelli durante un incontro organizzato da Gli Editori, l`accordo di consultazione tra AIE e la Federazione Italiana Editori Giornali (FIEG). Moderati dal direttore di Ansa Luigi Contu e dopo i saluti del Sottosegretario del Ministero della Cultura Lucia Borgonzoni e dei presidenti di AIE e di FIEG, Innocenzo Cipolletta e Andrea Riffeser Monti, sono intervenuti Benedetta Alessia Liberatore, direttore della Direzione per i Servizi Digitali dell`Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM), Gaetano Cutarelli, comandante del Nucleo Speciale Beni e Servizi della Guardia di Finanza, Salvatore Sica, presidente Comitato Consultivo Permanente per il Diritto d`Autore, Mauro Tosca, responsabile antipirateria AIE, la scrittrice e psicoterapeuta Stefania Andreoli. Conclusioni del presidente della Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera dei deputati, Federico Mollicone.

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