La lezione di Mattarella: “Le democrazie necessitano di un giornalismo vivo”

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Una nuova lezione arriva dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella in materia di giornalismo e ruolo dell’informazione in una democrazia.

Il Capo dello Stato, celebrando il 286esimo “compleanno” della Gazzetta di Parma – storico e prestigioso quotidiano che informa città e provincia emiliana da quasi tre secoli – ha celebrato l’importanza di una stampa libera e consapevole in un momento storico decisivo come quello che ci troviamo a vivere. Da Sergio Mattarella, coerente in questo dall’inizio del suo mandato, arriva un importante attestato di vicinanza al mondo dell’editoria che in questi anni si è trovato a scontrarsi con una politica sorda nel suo vociare populista e fieramente intenzionata a mettere il bastone tra le ruote alla libertà e ai giornali. E che si trova a un crinale importante della vita sua e, di conseguenza, di quella democratica.

Mattarella, nel suo messaggio al giornale parmigiano, ha affermato: “Il giornalismo è interrogato da questa prospettiva di rinascita civile, sociale, economica, per potervi contribuire, accompagnandola. Le democrazie hanno bisogno di un giornalismo vivo, libero, capace di essere espressione della società, e, in questo modo, di concorrere a promuoverne lo sviluppo”. Un prezioso contributo, questo del presidente, che andrebbe mandato a memoria in alcune “stanze dei bottoni”, dentro le sedi (virtuali) di alcuni partiti che del populismo spicciolo hanno fatto la loro ragione sociale senza pensare che, senza giornali non c’è democrazia.

Il presidente Sergio Mattarella ha poi affermato: “Non torneremo alle stesse condizioni di normalità di prima. L’angoscia e le gravi difficoltà si sono intrecciate con strumenti nuovi per non fermare la vita della nostra società e si sono concretizzate alcune nuove opportunità”. Quindi ha avvertito: “Proprio per questo dobbiamo saper cogliere il cambiamento, che procede a velocità crescente. Sarà questo il modo efficace per riprendere appieno le nostre attività, per governare consapevolmente il passaggio da questa improvvisa stagione drammatica a una nuova condizione di serenità”.

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