Virata a sinistra per la Francia, a seguito della neo-elezione del candidato socialista Francois Hollande a nuovo presidente del paese che ha trionfato con il 53% di preferenze, contro il presidente uscente Nicolas Sarkozy.
Quest’ultimo di fronte i dati che riportano la scottante sconfitta fa «mea culpa», ammettendo di essere l’unico responsabile della sconfitta.
Intanto in Rue Solferino, strada dove si trova la sede del partito, è festa grande e la Francia socialista si unisce al grido di «Abbiamo vinto!».
Non si unirà di certo alla folla festante Sarkozy ma durante il discorso di commiato, il presidente uscente ha detto che tornerà ad essere un francese tra i francesi, nonostante il suo ruolo non sarà più quello di una volta.
La vittoria schiacciante di Hollande è comunque sintomo di un evidente malcontento dei francesi nei confronti del precedente governo, percepibile già in occasione dell’annuncio della ricandidatura del presidente all’Eliseo.
In quell’occasione il popolo della rete si fece letteralmente beffa del manifesto elettorale in formato multimediale di Sarkozy.
«La Francia forte» recitava lo slogan e sullo sfondo il mare, scelta contestata per la sua poca originalità, resa più originale dagli utenti del web che hanno modificato in ben 15 modi l’immagine.
Con evidente ironia, facendo il verso al ruolo di capitano del paese di Sarkozy, sono seguiti slogan come «La Francia morta», «La Francia galleggia» o ancora «La Francia affonda».
La risposta del popolo del web va contestualizzata nei tentativi di Sarkozy di imbrigliare la rete, nel corso del suo governo.
In particolare si tratta della legge «Hadopi», introdotta da Sarkozy durante il suo mandato, volta a punire chi scarica illegalmente e ripetutamente contenuti culturali su internet con conseguente taglio della connessione dopo una serie di richiami successivi da parte di un organismo amministrativo, l’Alta autorità per la diffusione delle opere e la protezione dei diritti di autore su internet (Hadopi).
Inutile dire che l’adozione del provvedimento non è piaciuto a molti francesi e non ha fatto altro che incrementare gli atti di pirateria informatica, lo ha capito anche Hollande che alla vigilia delle elezioni, in caso di vittoria, prometteva di abrogare la legge.
Hollande durante la sua campagna elettorale si è servito molto della rete, Il suo sito web ha avuto un ruolo fondamentale per la ricerca dei consensi.
In merito all’abrogazione dell’Hadopi, si aspetta fiduciosi, nel mentre il neo presidente afferma che il potere politico non è in grado e non deve definire quali debbano essere le scelte scientifico-tecnologiche per il paese e intende restaurare la fiducia della comunità scientifica, non solamente a parole, ma in pratica.