LA FIERA DEL LIBRO DI NAPOLI RIPRENDE IL DIALOGO INTERROTTO A TORINO

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Galassia Gutemberg, la fiera del libro napoletana, che apre oggi, propone, quest’anno, come tema principale, il rapporto tra cultura e natura e come argomenti collaterali Napoli e la crisi ambientale e il confronto interculturale tra i Paesi del Mediterraneo. Un argomento, quest’ultimo, imprescindibile, dopo le polemiche che hanno accompagnato la decisione di scrittori arabi e palestinesi di disertare il Salone del libro di Torino.
Sull’argomento è intervenuto il poeta palestinese Mourid Al Barghouti (“Come ha potuto il Salon du Livre di Prigi giustificare l’invito a un politico come Shimon Peres ad inaugurare l’evento e come può il Salone di Torino promuovere Israele nei sessant’anni della fondazione del suo Stato?”) e lo scrittore marocchino Muhammad Berrada che afferma: “Occorre riconoscere la base politica del confronto tra arabi ed europei. Piuttosto che sostenere regimi arabi gli europei del Mediterraneo dovrebbero interessarsi di quelle forze culturali crescenti che si oppongono agli integralisti”, e aggiunge “In Italia il dialogo è difficile, c’è una forte politicizzazione delle iniziative. Termini cime “extracomunitario” nell’opinione comune escludono, sollevano pregiudizi. Occorre partire da ciò che unisce e non da ciò che divide”.
Il poeta israeliano Ronny Someck, infine, ribadisce il ruolo fondamentale della cultura in vista del dialogo e della pace: “Mi spiace che gli scrittori arabi non abbiano preso parte al Salon; avrebbero scoperto che la maggior parte degli scrittori israeliani presenti a Parigi sostengono l’idea della creazione di uno Stato palestinese. La storia dimostra che i grandi patti nascono da mosse non politiche. La pace si fa con i nemici e attraverso la vitalità della cultura condivisa si diventa amici”.

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