“Sui termini della cessione non è stato fornito alcun chiarimento alle organizzazioni sindacali”, segnalano l’Associazione della stampa sarda, Slc-Cgil e Uilcom-Uil.
“Mazzella, che ha gestito per anni l’emittente portandola all’attuale situazione”, prosegue la nota, “l’ha consegnata nelle mani di chi, non solo non ha le risorse necessarie per sostenere i costi di gestione, ma non è in grado di esporre alcun piano di rilancio indispensabile per permettere di uscire dalla crisi in cui versa da anni”.
I dipendenti si riuniranno in assemblea permanente, pur “continuando a garantire l’operativa dell’emittente, ma ponendo in atto tutte le azioni necessarie per tentare di salvare l’azienda”.
I sindacati che sostengono i lavoratori impegnati nella vertenza “si appellano alle istituzioni perché non si lasci spegnere lentamente una voce importante per il pluralismo dell’informazione”.
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