LA CNN E LA SCONFITTA DELLE NOTIZIE “BIPARTISAN”

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Soltanto il destino cinico e baro poteva vendicarsi così del povero Ken Jautz. Proprio lui, il reporter che aveva raccontato per l’agenzia di stampa più grande del mondo, l’Associated Press, la caduta del Muro di Berlino, adesso si trova a scansare i detriti e a cercare di rimettere in piedi quel che resta dell’ultimo crollo tv. Sì, il muro della Cnn sta venendo giù come gesso. E questa volta l’ex cronista si trova a vivere la storia dalla parte sbagliata: del muro che cade. Il capo delle newsdella Cnn lo sa bene che l’audience è un disastro. Piers Morgan, l’inglesino chiamato a sostituire dopo trent’anni di usurato lavoro i bretelloni di Larry King, almeno un record l’ha raggiunto: facendo registrare la cifra più bassa da 15 anni in quella fascia di prime time. Segnatevi la data: il giorno 15 maggio 2012, alle 9 di sera, davanti agli schermi della tv più famosa del mondo si sono ritrovati la bellezza di 39mila spettatori tra i 25 e i 54 anni. Una cifra ridicolmente bassa. Numeri da Tele Croda, che non giustificano certo il dispiegamento di mezzi e uomini per il canale fondato più di trent’anni fa da Ted Turner, il miliardario che si divideva insanamente tra due passioni, l’informazione e l’allevamento, e già noto per aver contribuito a salvare almeno due esseri viventi in via di estinzione: il bufalo e Jane Fonda. Il vecchio Ted, si sa, oggi ha annacquato la sua proprietà nel mare ben più magnum di Time Warner,

il colosso secondo solo alla Disney nel mondo dei media, ma che neppure chiamando in soccorso Superman, di cui tra l’altro possiede i diritti attraverso la sussidiaria Dc Comics, riuscirebbe adesso a fermare la fuga dal pianeta tv. Per la verità i conti non sono neppure male. Con 600 milioni di dollari di profitto, la Cnn non è certo l’ultima ruota del carro Time Warner. Solo che è una ruota impazzita: con i profitti raccolti solo grazie all’enorme sforzo di produzione di Cnn International. E’ qui, in casa, che la Cable News Network riassunta dall’acronimo glorioso adesso piange. E ogni giorno porta la sua pena. L’intero prime time di aprile è un insulto alla tradizione di questo network che proprio della fascia di punta, tra le 8 e le 11 di sera, aveva fatto il fiore all’occhiello: appassito fino a perdere 20mila spettatori in meno dell’ultimo record negativo, Natale 2010, sprofondando la tv nel punto più basso da vent’anni. Non solo. Se mettete in fila le dieci peggiori settimane dell’ultimo ventennio ben quattro (4!) sono targate quest’anno. Basta o non basta a decretare il 2012 come l’annus horribilis? Basta o non basta a decretare horribilis proprio il regno del buon Ken Jautz? Ma a questo punto è diventato improcastinabile rispondere a due domande intrecciate. La prima: perché conta tanto l’audience di Cnn America se poi quella internazionale regge? La seconda: perché l’audience di Cnn è in picchiata da anni? La prima risposta è semplice: la performance casalinga è quella che dà alla tv quel prestigio e potere (e quindi attenzioni e investimenti) che poi si traducono di riflesso nel prestigio internazionale. La seconda è ancora più semplice: nell’America dell’un contro l’altro armati quel “quality journalism” che aveva fatto dell’equidistanza tra destra e sinistra il pilastro dell’emittente non regge più. I guai di Cnn si chiamano prima Fox News, cioè la tv di Rupert Mudoch che fa giornalismo dichiaratamente di destra, dove i fatti sono orgogliosamente incapsulati nelle opinioni. E adesso MsNbc: la tv della Ge che fa giornalismo dichiaratamente di sinistra, dove le opinioni sono orgogliosamente incapsulate nei fatti. La Fox, nata nel 1996, è rapidamente diventata la prima tv all news americana, sostenendo campagne illuminate come quella contro l’elezione di Barack Obama, l’affermazione dei Tea Party e, oggi, contro la rielezione di Barack Obama. La seconda, facendo esattamente l’opposto, dal 2010 è diventata appunto la seconda tv Usa, spingendo la Cnn all’inglorioso terzo posto: solo 357mila spettatori. E’ il 2010 dunque l’anno chiave. I ciennini sono così disperati che danno il benservito a Jon Klein, l’uomo che della barra al centro aveva fatto uno slogan, un mito della tv che aveva inventato trent’anni fa programmi mitici come “NightWatch”, la Linea Notte dei tg poi copiata in tutto il mondo. E chi arriva al suo posto? Il nostro Jautz, naturalmente, l’ex reporter già passato nel ruolo di manager, e che nella tv sorella di Cnn, cioè Headline News, aveva scoperto e lanciato l’ultradestro Glenn Bleck, poi diventato star della nemica Fox, famoso per avere accusato il solito Obama perfino di razzismo. Solo che un conto è prendersi certe libertà da elefante su Headline News: un altro muoversi come un elefante nella gioielleria di Cnn. Jautz continua a dire che “quality journalism” deve restare il mantra di Cnn. Però, per esempio, proprio quel Piers Morgan chiamato a sostituire Larry “Bretellone” King, è stato preso nella speranza – mal riposta – che richiamasse quel pubblico nazional-popolare che aveva imparato a servire sotto le insegne di SuperRupert (dove fu sfiorato dagli scandali intercettazioni che stanno affondando il suo ex padrone Murdoch). Mentre il “quality journalism” di Anderson Cooper – forse il migliore teleinviato del mondo, uno che in tv ci bazzica da quando aveva tre anni, intervistato con la madre artista e miliardaria Gloria Vanderbilt – alla prova di un programma tutto suo, nel prime time, non regge con la stessa forza dei reportage da Haiti o dal mondo arabo in fiamme. Perché poi, alla fine, è questa la maledizione della Cnn. Brian Stelter, l’esperto di media del New York Times, la riassume con una battuta raccolta tra gli addetti ai lavori: la Cnn è come il pronto soccorso. Quando scoppia una guerra, una crisi, quando c’è un attentato, tutti corrono a sintonizzarsi come ai tempi di quel Peter Arnett che unico al mondo – trasmetteva da Bagdad con satellitare e riporto: tutti corrono come si corre al pronto soccorso per un’urgenza o un incidente. Ma appena l’emergenza è passata, chi volete che si fermi ancora, giorno dopo giorno, prime time dopo prime time, in quel pronto soccorso chiamato Cnn? Ecco perché al povero Jautz non resta che sperare in guerre e alluvioni, attentati e terremoti. Anzi, ecco che cosa ci vorrebbe per rimpinguare la sua Cnn: che venisse giù, di nuovo, il Muro di Berlino. Prima che venga giù definitivamente il suo. Gli studi Cnn ad Atlanta. Nato come canale via cavo, il network continua ad essere diffuso per questa via negli Stati Uniti, dove figura nel bouquet di oltre 100 milioni di abbonati alla cable-tv. Nel resto del mondo, in 212 Paesi, viene visto per lo più via satellite, con l’edizione International e diverse edizioni locali

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