LA CAMERA RIPRENDE I LAVORI CON IL DDL SULLE INTERCETTAZIONI

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L’Aula di Montecitorio riapre i battenti mercoledì 5. I temi più caldi, che terranno impegnati i deputati al rientro dopo le ferie saranno sicuramente la giustizia, con il disegno di legge sull’utilizzo delle intercettazioni, e la riforma costituzionale (approderà in commissione Affari costituzionali giovedì 6), che introduce il semipresidenzialismo.
Per quanto riguarda il ddl intercettazioni, la data cruciale sarà il 19, quando la Corte Costituzionale deciderà sul conflitto di attribuzioni, sollevato dal Capo dello Stato nei confronti della Procura di Palermo, nell’ambito dell’inchiesta sulla presunta trattativa Stato-Mafia, per le decisioni assunte sulle intercettazioni di conversazioni telefoniche che vedono Giorgio Napolitano come interlocutore.
Dopo il responso, la Camera verosimilmente deciderà se riprendere in mano il vecchio ddl intercettazioni che da mesi giace a Montecitorio. Bisogna ricordare che il testo, frutto della mediazione della finiana Giulia Bongiorno, era stato a suo tempo stoppato da Silvio Berlusconi e sempre in questo stesso testo ci sono contenuti che il Pd ha bocciato. C’è anche una seconda via, cioè che sia il governo direttamente a presentare un suo testo alle Camere.
Giovedì 6 in commissione Affari Costituzionali, oltre al ddl di riforma costituzionale, ci saranno alcune proposte di legge del Pd e dell’Idv sul conflitto di interessi.

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