Iocisto: l’unica libreria in Italia ad azionariato diffuso che di fronte alla crisi ha detto: “no, grazie!”

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Sono passati solo pochi mesi da quando il suo attuale presidente, il giornalista ed ex editore Ciro Sabatino lanciò un appello su facebook, dopo l’ennesimo annuncio di una libreria costretta a chiudere i battenti.
L’invito era quello di creare una “libreria di tutti” dove ciascuno, in qualità di volontario, versava una quota di sostegno e lavorava sodo divenendo “socio” e “proprietario” nello stesso tempo, in quella sorta di azionariato popolare che avrebbe distinto il progetto da qualsiasi altra realtà non solo della Campania ma dell’intero territorio nazionale.
E così, giorno dopo giorno, cercando l’adesione sui maggiori social network, nello scorso mese di luglio si è costituita l’Associazione culturale “iocisto” partendo dalla prima quota di 50 euro versata da Alice D’angelo.
Oggi i soci sono 700 e, come ci tiene a sottolineare il vice presidente Claudia Migliore, i progetti sono tanti e il successo di pubblico sembra premiare gli sforzi e i sacrifici di tutti coloro che, in barba alla crisi, hanno creduto in quest’iniziativa mettendoci la faccia e rimboccandosi le maniche perchè, per quanto belli possano essere i sogni, senza impegno e determinazione non si arriva da nessuna parte.

Libreria ad azionariato diffuso in continuo divenire
Come api laboriose, ognuno fa la sua parte: c’è chi fa i turni in libreria senza percepire denaro, chi sostiene l’iniziativa offrendo il suo contributo economico, chi si occupa di organizzare gli eventi , chi viene nella sede di Via Cimarosa a comprare libri, chi si attiva per raccogliere fondi mediante campagne di crowfounding, chi condivide la validità del progetto come l’artista Chiara Rapaccini, nota scrittrice e blogger e chi si attiva per la crescita e la diffusione di iocisto come Maurizio de Giovanni scrittore e socio.
E i frutti di tanto lavoro non potevano tardare ad arrivare: la libreria è un “continuo divenire”: nei locali si assiste ad un via-via senza fine di curiosi ed acquirenti di ogni età.
I libri si vendono e anche tanti.
Grazie alla sezione dedicata all’usato, iocisto è riuscita a fidelizzare anche il popolo dei giovanissimi con una politica di prezzi contenuti, accessibili a tutte le tasche.
Senza preclusioni di nessun tipo, vengono promozionati sia testi di autori meno noti (che non ci piace definire “minori”), spesso presenti nella libreria in occasione della presentazione della loro ultima fatica e che rappresentano piccoli editori come roundmidnight, SUR, Kairos, sia le ultime opere di autori importanti come Aldo Cazzullo o Massimo Recalcati.

Un nuovo business model contro la crisi delle librerie
Di contro, la sopportazione dei costi fissi di fitto e di gestione (abbattuti solo in parte grazie ai soci) e delle spese anticipate per l’approvviggionamento dei libri che potrebbero essere ammortizzati dall’introduzione di provvedimenti ad hoc, non previsti dall’attuale normativa.
Fortunatamente questa giovane realtà imprenditoriale che ha l’ambizione di veicolare ed esportare un nuovo business model, oggi riesce a superare brillantemente anche il perdurare di una congiuntura economica sfavorevole che non ha precedenti come quella che stiamo ancora vivendo e che ha determinato la chiusura di centinaia di librerie, sparse in tutto il Belpaese.
E’ pur vero che a soli 5 mesi dalla nascita, è un po’ presto per fare bilanci definitivi e che tutti sono consapevoli che la strada verso il successo è ancora tutta in salita, ma dalla passione che trasmette Giordana Mobilio, uno dei consiglieri dell’Associazione, non si può non riconoscere ad iocisto la voglia di mettersi in gioco e il merito di raccogliere ogni giorno le numerose sfide di un futuro all’insegna dell’incertezza con il piglio tipico di chi non vuol demordere, nonostante le difficoltà di un settore lasciato solo e sempre più abbandonato a sé stesso.

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