E’ iniziata, con le note dell’inno di Mameli, la manifestazione per la libertà di stampa e contro il ddl intercettazioni in una piazza Navona gremita di persone. Tante le bandiere e le sigle che hanno aderito all’iniziativa promossa dalla Federazione nazionale della stampa italiana. Oltre a quelle di partiti come il Pd, Sel, IdV e Federazione della sinistra, presenti anche il sindacato della Cgil, gli aderenti al Movimento viola, e ad altre realtà come l’Anpi, l’associazione Giovanni XXIII.
A spiegare il perché della manifestazione odierna è stato il segretario nazionale della Fnsi, Franco Siddi, che ha criticato soprattutto il provvedimento di legge sulle intercettazioni definendolo una ”evidente censura e un bavaglio inaccettabile per qualsiasi giornalista libero. La Fnsi – ha ripetuto – si opporrà con tutte le sue forze, oggi con la piazza e domani ricordando sui giornali, con articoli e servizi, i pericoli che stiamo correndo. Da parte nostra non ci fermeremo e siamo pronti, se il provvedimento fosse varato, a rivolgerci alla Corte Ue per i diritti dell’Uomo che certamente ci darebbe ragione”. Dal palco, allestito nella storica piazza romana e dove si alterneranno le testimonianze di giornalisti e artisti come Dario Fo (collegamento telefonico), Massimo Ghini e Leo Gullotta, prenderà la parola anche il presidente della Fnsi, Roberto Natale, sotto una grande scritta che recita: ”No al silenzio di Stato. Contro i tagli e i bavagli”.
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