INTERCETTAZIONI/ FINI, SI RIPARTA DALLA CAMERA PER TESTO CONDIVISO. MA BERLUSCONI HA FRETTA

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Si profila un nuovo scontro tra Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini, dopo la decisione del presidente della Camera di dare priorità nei lavori di Montecitorio al decreto legge sulla manovra economica rispetto al disegno di legge sulle intercettazioni approvato la settimana scorsa dal Senato.
Il presidente del Consiglio è furioso perché la decisione del presidente della Camera contrasta con quelle prese dalla maggioranza del Pdl di fare presto e di non cambiare ancora il testo dopo il voto espresso all’unanimità dall’Ufficio di presidenza del partito che si è svolto lo scorso 8 giugno.
Fini non esclude anche miglioramenti delle norme: ”Perché tanta fretta? Ne stiamo discutendo da oltre due anni. Se ne può discutere ancora un po’, facendo uno sforzo ulteriore per evitare polemiche e fraintendimenti, per avere un testo condiviso”. Dopo aver incontrato Giulia Bongiorno, presidente della Commissione giustizia di Montecitorio, il presidente della Camera è deciso a far ripartire il confronto proprio da quella Commissione.

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