INTERCETTAZIONI E CORRUZIONE: PER IL PDL DEVONO ANDARE A BRACCETTO

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Intercettazioni e corruzione: due materie diverse ma inscindibili, almeno per il Pdl. Il premier Mario Monti, dalla fiera del Levante a Bari, ha ribadito che il suo Governo considera una priorità il ddl anti-corruzione. Il Pdl resta sulle sue posizioni, con Fabrizio Cicchitto che è tornato a parlare del “trittico”. Cicchitto spinge per l’avanzamento contemporaneo nelle aule parlamentari dei tre provvedimenti relativi alla giustizia (corruzione, responsabilità civile dei magistrati e intercettazioni).
Con la legge sulle intercettazioni fuori dai lavori parlamentari del mese di settembre, il capogruppo del Pdl si concentra sui difetti del testo anti-corruzione redatto dal ministro Severino. A suo modo di vedere, le pene minime sono state alzate senza criterio e non consentono l’applicazione di sanzioni proporzionate alla gravità dei fatti nei casi concreti. Inoltre critica la discussa normativa sul traffico d’influenza, migliorata in Commissione di Giustizia, ma sostanzialmente ancora incompleta. Ci va giù pesante Maurizio Gasparri, che utilizza l’aggettivo censurabile a definizione dell’operato della Severino. Per il presidente dei senatori Pdl, il ministro della Giustizia sta colpevolmente ignorando i suggerimenti del Parlamento. Pronta la replica del capogruppo Pd al Senato, Anna Finocchiaro: “l’intenzione di legare le tre questioni-giustizia, manifestata da Cicchitto e Gasparri, dimostra l’ostruzionismo del Pdl”. Il Pd ammette che il ddl anti-corruzione necessita di modifiche, ma ritiene che il testo della Severino sia un’ottima base di partenza.
Intanto resta vivo il dibattito sugli effetti delle intercettazioni a danno di terzi. Michele Vietti, vicepresidente del Csm, ribadisce che è intollerabile la lesione del diritto alla privacy di terzi ignari, quando avviene a causa di intercettazioni senza rilevanza penale. Luigi Li Gotti, responsabile giustizia dell’Idv, ricorda a Vietti che la Severino aveva manifestato l’intenzione di presentare un nuovo testo, ma che il Pdl ha impedito irragionevolmente ogni tipo d’accordo. Una risposta non proprio pertinente, ma in linea con lo spirito battagliero del suo leader. Che ha criticato pesantemente il ddl anti-corruzione. La sensazione è che questi disegni di legge rimarranno tali ancora per molto.

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