IN AUSTRALIA TASSE AGLI EDITORI PER GARANTIRE MAGGIORE PLURALISMO NELLA CARTA STAMPATA

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E’ iniziata a Melbourne (Australia) l’inchiesta indipendente ordinata dal governo laburista di Julia Gillard e presieduta da un ex giudice della Corte federale, che si occupa di regolamentazione della stampa, di libertà di parola e dell’impatto della tecnologia emergente, con particolare attenzione alla copertura delle questioni politiche. Fra le proposte all’esame, il rafforzamento dell’ente regolatore Press Council che lamenta poteri insufficienti e povertà di risorse, finanziandolo attraverso un’imposta a carico degli editori.
L’inchiesta, decisa dopo lo scandalo delle intercettazioni da parte di giornali del gruppo Murdoch in Gran Bretagna, esamina i modi per migliorare la procedura dei reclami contro i media e per promuovere la diversità nei media della carta stampata, che sono controllati per il 70% dalla News Ltd del gruppo Murdoch. Il governo di minoranza, e i Verdi che gli assicurano supporto esterno, hanno accusato più volte i giornali del gruppo di copertura parziale di importanti questioni politiche.

L’inchiesta coincide con un avvicendamento alla guida del gruppo australiano, annunciato ieri dallo stesso Rupert Murdoch. John Hartigan lascia l’incarico di amministratore delegato dopo 11 anni nella carica e 41 anni nella compagnia e al suo posto è stato nominato Kim Williams, finora a capo della pay Tv Foxtel, che dovrà dirigere il piano di convertire i siti web del gruppo da gratuiti a siti a pagamento. (Ansa)

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