IL TIMES RESISTE AL “PAYWALL”. MA GLI UTENTI LEGGONO SOLO LA PRIMA PAGINA

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Il previsto crollo di The Times, in seguito al “paywall”, l’obbligo di pagare per accedere alle notizie online imposto il 2 luglio scorso, non c’è stato. Lo stesso quotidiano britannico di proprietà di Rupert Murdoch aveva previsto un calo di utenti del 90%. L’accesso al sito costa ora una sterlina per 24 ore o due sterline per una settimana ma è gratuito per gli abbonati all’edizione cartacea. “I livelli di abbonamento sono forti – aveva dichiarato Murdoch – stiamo assistendo ad un nuovo business model per internet”.
Ma guardando con maggiore attenzione i dati di accesso si scopre che il numero di pagine di The Times lette dagli utenti è sceso del 68% mentre il tempo medio passato sul sito è diminuito dai 7,6 minuti di maggio ai 5,8 minuti di giugno ai soli 4 minuti di luglio. Questo secondo gli esperti significa che gli utenti leggono solo la prima pagina, disponibile a tutti, e poi passano ad altri siti. Gli esperti non escludono un ulteriore calo di utenti nei prossimi mesi.
Massimo De Bellis

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