IL SITO DELL’AGCOM ED IL PORTALE “SITONONRAGGIUNGIBILE.IT” PRESI D’ASSALTO DAGLI HACKER

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Se con un comunicato la nota rete di hacker Anonymous conferma la paternità dell’attacco informatico al sito dell’Autorità Garante delle Comunicazioni reso inaccessibile ieri ma ripristinato in data odierna (in concomitanza con l’assalto ad altri siti governativi come quello del Pdl), ancora nulla si sa sulla scomparsa dalla Rete dello spazio antagonista dedicato alla mobilitazione democratica sul web contro la delibera Agcom n. 668/10/CONS sul diritto d’Autore, condotta dalle associazioni Adiconsum, Altroconsumo, Assonet, Assoprovider, Agorà Digitale e lo studio legale Sarzana. “L’attacco, tuttora in corso, è stato diretto principalmente verso la banca dati contenente le e-mail delle migliaia di cittadini che hanno sottoscritto l’appello per la moratoria delle regole dell’AGCOM. I sistemi di difesa dei dati hanno retto, ma il sito è tutt’ora irraggiungibile” così recitava ieri la comunicazione postata dall’avv. Fulvio Sarzana (dell’omonimo studio legale) sul proprio blog. Un’aggressione collaterale da parte dello stesso gruppo che ha preso di mira l’Authority? Sembra probabile anche se in molti potrebbero avere l’interesse a boicottare un’iniziativa che ha registrato un così vasto seguito e che solo lo scorso 14 giugno aveva reso pubblico nella sala stampa della Camera un accurato lavoro di ricerca dal titolo “Libro bianco su copyright e tutela dei diritti fondamentali sulla rete internet” in diretta contrapposizione al Libro Bianco dei contenuti elaborato dall’Agcom. Forse si tratterà di una coincidenza, ma che potrebbe dimostrarsi fatale dal momento che le nuove norme in materia di diritto d’autore dovrebbero essere approvate dall’Autorità il prossimo 6 luglio, ignorando le numerose richieste inoltrate dall’opinione pubblica sulla possibilità di discutere di un tema così cruciale per l’uso di Internet come strumento di comunicazione, scambio e di accesso all’informazione (specie quella indipendente) in una sede più democratica quale il Parlamento. Nel frattempo più di 70mila sono le firme totalizzate da un altro sito “avaaz.org” impegnato nella campagna di sensibilizzazione sulla libertà di espressione in Rete e che invita i propri utenti ad inviare un messaggio all’Autorità al fine di sospendere l’adozione del provvedimento che attribuirebbe ad un centro di potere amministrativo (non più ad un giudice) l’onere di decidere sull’inibizione o meno di siti e la rimozione (notice and take down) dei contenuti persino da blog sospettati di violare il diritto d’Autore. L’aggressione a sitononraggiungibile.it poteva fungere da deterrente, visto il rischio di perdere i propri dati di account associati alla firma depositata nella petizione. Ma a quanto pare non sembra essere stato sufficiente vista l’enorme affluenza registrata ogni minuto dal portale concorrente avaaz.org e dal sito di Agorà Digitale.
Manuela Avino

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