IL SAPERE AD OGNI COSTO O SAPERE LIBERO?

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L’enciclopedia Treccani ha solo spianato il terreno, trasferendo i suoi contenuti on line gratuitamente e, a dispetto della paventata concorrenza con Wikipedia, ha creato invece con essa una sinergia di saperi.
Laddove la Treccani non è aggiornata su determinati lemmi, automaticamente l’utente viene rimandato a link di Wikipedia, in grado di soddisfare ogni curiosità e dubbio.
Il concetto di fondo su cui è costruita questa rete di conoscenze, è quella dell’ipertesto, niente di diverso da un insieme di documenti collegati tra loro da una serie di parole chiave, questa l’idea su cui probabilmente si è basato Andrea Santagata, partner tecnologico della Treccani, che guarda all’enciclopedia come un continuum di percorsi di navigazione.
In tal modo la conoscenza allarga continuamente i suoi orizzonti, offrendo all’utente un panorama di fonti accreditate da cui attingere per arricchire il proprio sapere.
Un’operazione quella della Treccani, indubbiamente legata e dettata dalle logiche economiche in termini di crisi del mercato enciclopedico cartaceo, ma dettata soprattutto dalla salvaguardia del sapere.
Va perciò dato merito ai dirigenti della Treccani di aver intuito la necessità di un adeguamento del supporto, e di averlo fatto in maniera intelligente:non ponendosi con un certo snobismo letterario in contrasto con il mondo del web, al contrario facendo del sapere navigabile un prezioso alleato.
Ma non tutti gli editori sono pronti a divulgare i propri contenuti in rete e gratuitamente, è il caso della casa editrice Garzanti che tramite Oliviero Ponte di Pino, direttore editoriale di Garzanti libri, lancia la sfida di un servizio sperimentale a pagamento per gli utenti.
Si tratta di un applicazione per I Pad 2, per creare time line personalizzabili,l’utente al costo di circa 5 euro, può consultare le date fondamentali della storia, i 700 grandi protagonisti della politica, delle lettere e delle arti, del pensiero e della scienza in un’applicazione interattiva.
L’applicazione in una sola settimana ha raggiunto ben 4.300 download, un segnale non trascurabile , cartina tornasole di una forte ricezione da parte degli utenti.
Sempre di sapere informatizzato trattasi, tanto nel caso della Treccani che nel caso della Garzanti, la discriminante sta nel considerare tale sapere accessibile a tutti, abbattendo ogni costo per l’utente, o investire in termini di applicazioni informatiche che portano costi di produzione non inferiori a diverse decine di migliaia di euro.
Il ritorno economico non sempre riesce a coprire ulteriori investimenti, come ad esempio accade alla Garzanti che dopo aver fatto girare la sua applicazione su Apple, per trasmetterla su altri device, dovrebbe spendere altri soldi per lo sviluppo del software e questo rappresenta al momento una condizione che rallenta un po’ la corsa.

Arianna Esposito

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