Il ministro Franceschini ora lancia il bonus cultura per i 18enni su scala europea

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Il ministro Dario Franceschini e Italia Viva esultano perché in Francia il governo del presidente Emmanuel Macron ha deciso di lanciare un’operazione analoga al bonus cultura per i 18enni, anche nel Paese transalpino. La notizia, ieri, è stata lanciata proprio dal titolare del Dicastero alla Cultura che, adesso, rilancia con la proposta di una “card europea” finalizzata a incentivare e sostenere i consumi in cultura dei più giovani cittadini.

Franceschini, in una nota, ha spiegato: “Parte in Francia per volontà del presidente Emmanuel Macron il PassCulture, ispirato all’esperienza italiana di 18app. Ora Francia e Italia insieme per una card europea”. Secondo il ministero: “Ad oggi sono 314.000 i ragazzi nati nel 2003 che si sono registrati sul sito www.18app.it e hanno giù speso 32,5 milioni di euro. Quella in corso è la quinta edizione di questa misura che dall’inizio ha visto partecipare quasi due milioni di ragazzi che hanno speso circa 800 milioni in cultura”.

Anche il deputato Gennaro Migliore ha “rivendicato” la misura attuata e annunciata dal presidente francese e ha scritto sui social: “Oggi Emmanuel Macron annuncia un Bonus Cultura per i diciottenni francesi. Nel 2015 con il Governo di Matteo Renzi introducemmo 18app: 500 euro ai neo diciottenni da spendere (o meglio, investire) in cultura. Una misura di civiltà”.

Intanto l’associazione italiana degli editori, presieduta da Ricardo Franco Levi, “benedice” il rifinanziamento e addirittura il potenziamento della 18App: “Con l’innalzamento dei fondi per la 18App da 150 milioni a 220, il governo e il Ministero della Cultura, con il sostegno del Parlamento, in particolare della Commissioni Cultura di Camera e Senato, concretizzano l’impegno nel confermare anche per quest’anno i 500 euro a favore di ogni neo-maggiorenne per gli acquisti di prodotti culturali”. Levi ha concluso: “Le misure a sostegno della domanda di libri si sono dimostrate efficaci nel supportare l’editoria nella difficile fase della pandemia e allo stesso tempo hanno il merito di promuovere la lettura, soprattutto quando, come per la 18App, sono a favore delle fasce di popolazione più giovane. Un modello vincente, tanto è vero che è stato copiato da molti Paesi europei”.

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