Il post al vetriolo del caporedattore di Radio Rai1 Fabio Sanfilippo contro Matteo Salvini ha aperto una polemica feroce. Su cui, adesso, interviene anche l’Usigrai affermando e confermando la volontà di continuare a lottare contro i linguaggi di odio.
Sanfilippo, nel suo intervento, aveva scritto a Salvini “sei mesi e ti spari” tirando in ballo anche la figlia piccola del leader della Lega. Parole inaccettabili per il sindacato dei giornalisti Rai che in una nota afferma: “Abbiamo sempre contrastato i linguaggi d’odio. Sempre lo faremo. I dipendenti della Rai Servizio Pubblico devono essere un esempio in questo senso, nel rispetto del Contratto di Servizio”. E ancora: “Anche per questo abbiamo sollecitato per anni una policy aziendale sul tema. La vicenda del post del collega Fabio Sanfilippo ora seguirà – come è giusto che sia – le procedure aziendali, visto che la Rai ha preannunciato l’apertura di un procedimento disciplinare”.
Quindi il sindacato rivendica a sé la lotta: “Allo stesso tempo è la prova che, come abbiamo ripetuto per anni, le regole per porre un freno alla deriva di un uso sconsiderato dei social esistevano ed esistono già. Spiace che l’azienda – conclude il documento – debba attendere sempre il caso politico per agire, e non ascoltare gli impulsi virtuosi che arrivano dall’Usigrai”.
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