IL CAOS DELLE TARIFFE POSTALI PER L’EDITORIA NO PROFIT

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Il 21 febbraio 2011 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto ministeriale del 23 dicembre 2010 recante le tariffe postali agevolate per le associazioni ed organizzazioni senza fini di lucro. Si tratta di un testo inapplicabile perché riferito ad un arco temporale ormai superato – le tariffe si applicano sino al 31 dicembre 2010 – e che congela i ‘famosi’ 30 milioni già stanziati per questa finalità dalla legge 73/2010 ma entrati nelle pertinenze della Presidenza del Consiglio dei Ministri solo negli ultimi giorni di dicembre 2010. “Per le associazioni che hanno investito denaro e risorse umane nella comunicazione esterna, cadono così – si legge in un articolo pubblicato, oggi, su ‘Terra’ – le ultime speranze di ottenere un’agevolazione per la spedizione di riviste e bollettini”.
Secondo il Forum del Terzo Settore nel testo definitivo del decreto milleproroghe si specifica, con una formulazione normativa alquanto complessa, che il termine del decreto ministeriale è prorogato fino al 31 marzo 2011. Purtroppo – si legge sempre su Terra – di questa data non c’è traccia. Nessun appiglio concreto. E in questa situazione caotica c’è pure da fare i conti con Poste Italiane, i cui uffici sono inadeguati a rispondere alle richieste delle molte associazioni che, di fronte alla comunicazione di una scadenza così vicina, sembrano decisa a spedire in fretta, pur di non perdere le agevolazioni.
Intanto non si fermano i tentativi delle associazioni di settore di trovare una qualche soluzione. L’Uspi – Unione Stampa Periodica Italiana – ha cercato di apportare modifiche al milleproroghe attraverso la presentazione di emendamenti che tentavano di spostare l’imputazione dei 30 milioni all’anno in corso, ma sono stati bocciati. Accolto, invece, l’ ordine del giorno n. 9/4086/29 che impegna il governo a “prorogare l’efficacia del decreto tariffario e a mantenere in bilancio per l’anno 2011 le somme già assegnate per l’anno 2010 e non utilizzate”.

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