I GUAI MILIONARI DI MURDOCH: DOPO ‘NEWS OF THE WORLD’ TOCCA AL ‘SUN’

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Rilasciata su cauzione, Rebecca Brooks, la terribile ex direttrice di News of the World finita in manette per lo scandalo delle intercettazioni, ha svuotato le casse del gruppo, intascando maxi-liquidazioni in cambio di dimissioni forzose: 4,2 milioni di euro di buonuscita. Al salasso sborsato da News International, la divisione britannica della News Corporation del tycoon australiano, si sono aggiunte le spese legali per la cause civili intentate dalle vittime. Una stangata da oltre 100 milioni di dollari (75 milioni di euro).
Ma proprio quando i contraccolpi delle storiacce della scorsa estate sembravano terminati, l’arresto tra gennaio e febbraio di nove giornalisti del Sun per intercettazioni illegali e tangenti alla polizia, ha scoperchiato un nuovo vaso di Pandora che colpisce al cuore il sistema Murdoch. Oltre ai direttori e ai capiservizio del giornale scandalistico più letto della Gran Bretagna, nella rete di Scotland Yard è caduto infatti il responsabile dei servizi sportivi del Times. Come dire, nessuna, delle tre testate inglesi (Times, Sun e News of the world) del magnate dell’editoria, neppure la più prestigiosa, è risultata immune dagli scandali. E se, nel luglio scorso, Mr Murdoch se la cavò chiudendo sbrigativamente lo storico tabloid inglese, scaricando le colpe sui sottoposti, stavolta salvare l’impero in disfacimento (e la faccia) sarà davvero dura.
Il copione si è ripetuto. Come durante il terremoto di News of he world, Murdoch si è precipitato dagli Stati Uniti a Londra, prendendo in mano le due aziende supervisionate, fino allo scorso novembre, dal figlio James. Allontanato il figlio più scomodo dall’esposizione mediatica, l’81enne padre-padrone ha annunciato di non essere assolutamente intenzionato a procedere alla chiusura del Sun.
Si farà di nuovo pulizia delle «mele marce», anche a costo di tagliare teste su teste a colpi di maxi-liquidazioni. «Il giornale non farà la stessa fine di News of the World, né tanto meno sarà svenduto», ha confermato Mockridge dopo aver ricevuto «rassicurazioni personali» da Murdoch.
I metodi impiegati al News of the World come al Sun e, pare, in alcune sezioni del Times, erano identici: bustarelle ai funzionari statali e alla polizia in cambio di intercettazioni da pubblicare o usare come arma di ricatto contro i vip.

La gravità della situazione sta nella cifra che l’impero Murdoch è chiamato a versare: la sola prima tranche di risarcimenti per le vittime, decisa dai giudici, è pari a 900 mila sterline.
Altro fango, inoltre, verrà presto sputato fuori dai computer sequestrati ai giornalisti fermati. E dal database di 300 milioni di mail consegnato volontariamente da News international a Scotland Yard, nel tentativo di ricostruirsi una credibilità perduta.
Per gli esperti dei media, adesso il vecchio squalo dell’informazione è davvero in grossa difficoltà. Dopo la chiusura di News of the World, il tabloid inglese Daily mail ha fatto incetta di visitatori online, surclassando, secondo la società di analisi Comscore, persino un totem della stampa scandalistica come il Sun.

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