I grandi soci del Gruppo editoriale Rcs, che pubblica, tra l’altro Il Corriere della Sera, sono pronti a rinnovare in modo anticipato e per altri tre anni il patto di sindacato che blinda il 63,5% del capitale e che dovrebbe, invece, scadere tra un anno esatto. Il rinnovo anticipato sarà in discussione all’incontro previsto per domani convocato ufficialmente per l’esame dei conti 2007. In questo modo gli azionisti del Corriere si mettono al riparo da eventuali influenze che potrebbero arrivare dopo le elezioni politiche. Una mossa già sperimentata nel 2006, quando, a tre settimane dal voto che avrebbe sancito il cambio tra Silvio Berlusconi e Romano Prodi i grandi soci di Rcs avevano stabilito di rinnovare immediatamente il loro accordo. Il rinnovo anticipato dovrebbe riguardare solo gli attuali membri dell’accordo, ciò significa che né l’imprenditore del settore sanitario Giuseppe Rotelli, titolare di circa il 10% di Rcs, né Benetton con il 5%, né i costruttori romani Toti, che hanno un altro 5%, potranno entrare nel patto di sindacato.
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