I CONTRIBUTI ALL’EDITORIA NELLA FINANZIARIA 2010 (IL PUNTO)

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Anche in Commissione Cultura alla Camera, così come era successo durante l’esame della Finanziaria al Senato, sono stati bocciati tutti gli emendamenti che miravano ad incrementare i fondi per i contributi all’editoria.
A niente sono valsi gli appelli dei deputati Giulietti e Levi che chiedevano il sostegno ad un settore che dovrebbe rivestire un ruolo fondamentale in quanto contribuisce alla diffusione della libertà di manifestazione del pensiero ed al pluralismo delle idee – così come previsto dall’articolo 21 della Costituzione.
Levi – intervenendo in Commissione Cultura – ha sottolineato che lo stato di crisi in cui versa il settore deriva anche dalla riduzione nella vendita degli spazi pubblicitari sulle varie testate e che i tagli alle risorse pubbliche rischiano di comportare la chiusura da parte di varie testate. Levi ha aggiunto che la riduzione delle risorse pubbliche a sostegno dell’editoria si pone in contrasto con le politiche di sostegno degli altri Paesi europei, che pur con modalità e strumenti diversi, sono connotate da un’attenzione decisamente maggiore allo sviluppo del settore rispetto a quello dimostrato dallo Stato italiano.

Il Senato ha anche bocciato gli emendamenti miranti a riportare gli incentivi per le tv locali (legge 28 dicembre 2001, n. 448), sui livelli degli ultimi due anni, mediante l’incremento dei fondi nella misura di 70 milioni di euro per il 2010, di 90 milioni di euro per il 2011 e di 55 milioni di euro a decorrere dall’anno 2012.

Facendo riferimento alle tabelle del disegno di legge di bilancio, per il comparto editoria, le risorse sono state confermate per il 2010 ma dal 2011 è prevista una decurtazione che diventa più pesante nel 2012. In particolare, per l’anno prossimo sono previsti a sostegno all’editoria 370 milioni di euro che comprendono anche i 70 milioni dati con la legge 99 del 2009 (disposizioni per lo sviluppo). Dal 2011, però, lo stanziamento scende a quota 229,7 milioni. Da un lato, infatti, vengono meno i 70 milioni stanziati dalla legge sullo sviluppo, dall’altro è prevista una ulteriore riduzione per una cifra analoga. Andrà ancora peggio nel 2012, quando il sostegno all’editoria scenderà sotto quota 200 milioni e ammonterà a 197,7 milioni con un nuovo taglio di 32 milioni.
È possibile che emendamenti in materia di editoria vengano presentati alla Commissione Bilancio (il termine per la presentazione scade oggi alle 12), così come auspicato dalla deputata Manuela Ghizzoni (Pd).
Vincenza Petta

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