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GOOGLE E LE NUOVE FRONTIERE DEL GIORNALISMO

Lo scorso 7 Aprile Eric Schmidt, amministratore delegato di Google, ha parlato davanti ad un’attenta assemblea presente alla convention annuale della Newspaper Association of America dichiarando il suo appoggio alla stampa. Parlando per circa un’ora, Schmidt ha lodato le decisioni prese dai giornali di rivolgersi al web con maggiore interesse rispetto al passato ma criticandone la resistenza opposta fino ad ora.

Rivolgendosi ai direttori dei giornali americani Schmidt ha detto “il punto è capire cosa i vostri lettori vogliono”, come se la notizia giornalistica fosse da considerare alla stregua di un messaggio pubblicitario ed è a questo proposito che ha dichiarato l’alleanza di Google con la stampa.
Questo intervento arriva proprio nei giorni in cui l’Associated Press aveva accusato Google e altri aggregatori internet di rubare traffico ai giornali.

Insomma, lo scenario del giornalismo mondiale si fa sempre più intricato coinvolgendo anche attori lontani dal mondo dell’editoria e negli ultimi giorni, alcuni dei protagonisti come i giornalisti del Financial Times, hanno deciso di protestare contro il plagio mediatico. La protesta sollevata dalle autorevoli firme riguarda l’abitudine, riscontrata sul web, di pubblicare sotto un altro nome degli articoli comparsi sulla versione cartacea del giornale inglese, insomma il classico plagio che nel mondo di Internet è più difficile da smascherare e da punire.

Questa lunga guerra fredda – e mica tanto fredda – combattuta tra il web e la stampa oggi si arricchisce anche dei portali Internet e dei motori di ricerca che sembrano portare più di un miliardo di click mensili verso i siti Internet di grandi giornali ma anche delle piccole redazioni di provincia. Pare proprio che ormai la legge dei grandi numeri abbia imposto al giornalismo la quantità più che la qualità, ponendo le strategie pubblicitarie al primo posto per la sopravvivenza dei giornali.
Internet è una risorsa importante per la ricerca di informazioni, per la tempestività delle notizie, rappresentando un valore aggiunto per la professione del giornalista e non un mezzo contro cui concorrere per la diffusione delle informazioni. (F.P.)

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