Il governo «accetti il necessario confronto parlamentare e introduca profonde modifiche nel regolamento sull’editoria: è il modo migliore per procedere a una riforma condivisa del settore»: è il commento di Giuseppe Giulietti, portavoce di Articolo 21, all’invito rivolto dal sottosegretario Paolo Bonaiuti alle Camere a contribuire a una nuova legge di sistema per il settore. «Serve una riforma – ha detto Giulietti, che ha partecipato alla cerimonia al Quirinale per la Giornata dell’informazione 2008 – che introduca elementi di bonifica, ma salvaguardi anche tutte le diversità». Giulietti ha espresso «grande apprezzamento» per le parole del Capo dello Stato Giorgio Napolitano, «che ha confermato di essere il più autorevole custode dei valori dell’articolo 21 della Costituzione: mi ha colpito il no del presidente della Repubblica a qualunque legge che limiti la libertà di informazione e il sì a un’autoregolamentazione che tenga conto dei diritti della persona».
Le saracinesche abbassate delle edicole sono diventate un’immagine sempre più frequente nelle città italiane. Dai…
Manovra, pure la Fieg alza la voce: occorrono più soldi perché il sistema del pluralismo…
Antonio Tajani non fa le barricate sulla vicenda Gedi ma ritiene che sia meglio che…
C’è un filo rosso che attraversa le rimostranze sindacali delle giornaliste e dei giornalisti de…
Protestano le associazioni di radio, tv ed emittenza locale: la manovra, così com’è, rischia di…
Meloni contro l’opposizione sulla vicenda legata alla vendita del Gruppo Gedi, e quindi di Repubblica…