Giuseppe Giulietti, portavoce di Articolo 21, ha duramente criticato l’esclusione dal decreto Milleproproghe dei fondi all’editoria. “Ci sono molti modi per chiudere centinaia di emittenti e di giornali, il piu’ subdolo e il meno accettabile, politicamente ed eticamente, e’ quello di far finta di nulla, di lasciar andare le cose, di dichiarare, come e’ accaduto in queste ore, inammissibili tutti gli emendamenti presentati su questa materia”, ha dichiarato in una nota. ”Il governo aveva annunciato l’intenzione di riformare i criteri di erogazione dei contributi contestualmente alla copertura del relativo fondo di spesa”, ha ricordato, “non solo non e’ accaduto nulla, ma neppure e’ stata indicata una credibile via di uscita da una situazione di gravissima crisi”. Questa mattina, ha riferito, “l’intera commissione cultura ha condiviso la relazione presentata da Manuela Ghizzoni, Pd, e ha deciso di chiedere un incontro urgente con il governo per sollecitare la definizione della questione, secondo le autorevoli indicazioni che erano gia’ state formulate sia dal presidente Monti, sia, in piu occasioni, dal presidente Napolitano”. ”Per quanto ci riguarda come Articolo 21 parteciperemo a tutte le iniziative di lotta e di protesta che saranno indette dal comitato per la liberta’ di informazione contro una scelta che rischia di essere un nuova forma di bavaglio”, ha assicurato.
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