I giornalisti dell’Arena di Verona hanno dichiarato due giorni di sciopero e sono scesi in piazza – non era mai successo prima – per difendere il futuro del giornale e dell’informazione a Verona. L’Arena non è in edicola oggi e non lo sarà neanche domani.
Il piano di ristrutturazione presentato dall’editorie (Athesis S.p.a.) il 27 aprile minaccia, con una serie di tagli e ridimensionamenti, di stravolgere lo storico quotidiano dei veronesi riducendolo a un foglio del tutto simile ai giornali distribuiti gratis agli incroci, misero nel formato e nei contenuti.
In una nota, la Fnsi e il Sindacato dei giornalisti del Veneto hanno espresso totale appoggio ai colleghi del gruppo Athesis e “garantiscono fin da ora che assisteranno i colleghi e i loro rappresentanti nei passaggi previsti dal contratto e dalla legge per la riorganizzazione dell’Arena di Verona e del Giornale di Vicenza. Il ricorso alla legge 416 e ai fondi stanziati dal Governo per i prepensionamenti non può avvenire senza un confronto sindacale che garantisca la verifica dell’effettivo stato di crisi dell’azienda e un rilancio delle due testate storiche. La crisi generale a livello mondiale non può essere richiamata dagli editori per tagli indiscriminati dell’organico dei giornalisti considerati solo come costi da abbattere. Non ci sono scorciatoie per andare a battere cassa dal Governo eludendo le verifiche rigorose e il confronto sindacale”.
Fabiana Cammarano
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