GIORNALISTA RIFIUTA TAGLIO STIPENDIO E SI LICENZIA, ODG TACE

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Ha rifiutato il taglio del 20 per cento dello stipendio. E preferito rinunciare ‘per dignità personale’ al lavoro che svolgeva da tredici anni, e al contratto che gli spettava. La vicenda di Gianmatteo Pellizzari – secondo la componente sindacale L’Alternativa – è sintomatica da un lato della crisi che investe il mondo dell’informazione, dall’altro dell’incapacità di dare risposte adeguate, da parte degli organi di categoria. La storia: Pellizzari è un giornalista professionista conosciuto nell’ambiente, dal 1999 addetto stampa del Teatro Nuovo ‘Giovanni Da Udine’.
Con i tagli del governo Monti alla Fondazione che regge il Teatro, si è ritrovato di fronte a una proposta indecente: nessun riconoscimento delle tariffe dell’Odg, decurtazione di 7000 euro sullo stipendio, un anno di durata anzi che tre. Pellizzari, risultato primo ai colloqui con cui il Teatro aveva ‘messo in palio’ l’incarico, sottolinea che i tagli colpiscono solo lui e altri collaboratori esterni, e che ha sempre versato i contributi all’Inpgi2, che però non gli riconosce il sussidio di disoccupazione.
Il giornalista ha preferito rinunciare al posto e ne è nata un’accesa polemica pubblica che coinvolge il Comune e i vertici del ‘Giovanni da Udine’. Pellizzari ha detto no. Tra il silenzio assordante dell’Ordine dei Giornalisti e i ‘riflessi lenti’ dell’Associazione Stampa Friulana e della Fnsi.
Quando si smetterà – conclude L’Alternativa – di tutelare solo i già tutelati e considerare figli di un Dio minore gli altri, specialmente i colleghi giornalisti degli uffici stampa?

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