“La riforma dell’editoria è un’inderogabile urgenza”: è questa la posizione di Enzo Ghionni, Presidente della FILE – Federazione Italiana Liberi Editori. “Il Governo si è più volte impegnato – afferma Ghionni in un comunicato – ad aprire un dibattito che portasse in breve tempo ad un disegno di legge di riordino organico dell’intera disciplina che risale ad oltre trent’anni fa. Impegno totalmente disatteso. Intanto l’intero sistema di sostegno all’editoria è stato scardinato con una metodologia scientifica che ha creato una situazione di incertezza dei diritti; una riforma senza riforma visto che il risultato reale sarà la chiusura, nel corso del prossimo anno, di circa cento quotidiani e di migliaia di periodici. Il regolamento di semplificazione e delegificazione doveva essere approvato entro sessanta giorni dall’entrata in vigore del d.l. n. 112 del 25 giugno 2008. Di giorni ne sono passati 827 e quel Regolamento, ancora non approvato, non ha più alcun senso. Perché la crisi ha investito il settore in maniera dirompente e l’atteggiamento del Governo ha fatto il resto”.
“Un’informazione libera – continua il comunicato – richiede certezze e non può essere condizionata dagli umori del Governo e del Ministro dell’Economia. Devono essere immediatamente ripristinate le condizioni di certezza per l’esercizio dell’attività editoriale, attraverso la garanzia del diritto soggettivo e lo stanziamento dei necessari fondi; al contempo, oltre alle chiacchiere, deve essere avviato un vero processo di riforma del settore, al fine di adeguare la normativa alle mutate esigenze della domanda e di allocare in maniera più idonea le risorse destinate al pluralismo, evitando inefficienze ed abusi. Il Governo si è impegnato a programmare le riforme. È arrivato il momento di affrontare in Parlamento questo tema con un disegno di legge organico”.
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