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Gente d’italia fa giornalismo e pone domande, sbaglia chi non risponde

Uno dei quotidiani di riferimento degli italiani all’estero ha base a Montevideo. Si chiama “La Gente d’Italia” ed è diretto da Mimmo Porpiglia. Nelle ultime settimane il giornale si è interessato a una vicenda riguardante la costruzione di una nuova sede consolare. Il bando per l’assegnazione alla società edile che si occuperà materialmente dell’edificazione è stato ufficializzato sia dal sito dell’Ambasciata italiana a Montevideo sia da un annuncio pubblicitario uscito su ‘El Pais’, il maggior quotidiano uruguaiano. Porpiglia a questo punto si è rivolto direttamente a chi vuole fortemente, in questo momento, l’inizio dei lavori: il sottosegretario agli Esteri Ricardo Merlo (numero uno anche del Maie). Gli ha posto due quesiti. Il primo sulla tempistica: possibile che per Merlo in questo momento sia una priorità l’edificazione di questo consolato, considerato il fatto che c’è in atto la pandemia e che il Sud-America in pratica non ha ancora fatto i conti con il picco dei contagi? Insomma, per il direttore de “La Gente d’Italia” gli italo-uruguaiani hanno altre urgenze e dunque anche chi li rappresenta dovrebbe mettere in cima ai propri ‘pensieri’ la salute dei connazionali. In soldoni, per Porpiglia il consolato può aspettare e i lavori possono slittare quando l’emergenza sarà solo un ricordo. In secondo luogo, il giornalista napoletano ha posto all’attenzione dell’opinione pubblica alcuni conflitti di interessi che potrebbero ‘toccare’ Merlo, dato che quest’ultimo ha quote in alcune società edili in Argentina e che uno dei suoi rappresentanti in Uruguay (membro del Maie) è un architetto, ma anche un costruttore. Insomma, forse anche per una questione di opportunità e per evitare successive malelingue, per chi è anche il fondatore del quotidiano è meglio accantonare per il momento il progetto in essere. C’è da dire che anche la politica ha risposto e tra gli altri anche Lega, Pd e Fratelli d’Italia hanno chiesto chiarimenti a Merlo sulla vicenda, su questi due temi sviluppati da Porpiglia. La domanda che ora ci si pone è questa? Bene ha fatto il direttore a parlare di questo argomento chiedendo lumi al sottosegretario? Democrazia e libertà di stampa sono paletti inviolabili della nostra Costituzione e dunque per noi la risposta è sì. Su chi abbia ragione o meno, ognuno si farà un’idea. Sappiamo che lo stesso Merlo ha risposto a un quotidiano italiano (La Notizia) che ha ripreso l’intera vicenda, spiegando il suo punto di vista. Ma non ha mai risposto a “La Gente d’Italia”. Crediamo che per rispetto degli italiani all’estero (che lui stesso rappresenta), debba una risposta alla collettività stessa che probabilmente è più interessata agli sviluppi di questa storia, piuttosto a chi vive nel BelPaese e tutto sommato potrebbe anche non essere ‘appassionata’ per quanto sta accadendo a Montevideo.

Redazione CCE

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