Privilegiare gli ‘editori purì che in Italia sono ancora pochi e non incoraggiare «il gioco del puzzle» di taluni gruppi con vocazione e storie imprenditoriali relative ad altri settori. È, in sintesi, l’auspicio che giunge dal presidente del gruppo Pdl al Senato, Maurizio Gasparri, sulle norme e sul riassetto dell’editoria di fronte alla sfida dell’informazione digitale. «Credo che sia un bene – spiega Gasparri- che, soprattutto di fronte all’avvento delle nuove tecnologie che richiedono flessibilità, competenza e attenzione alle diverse forme di comunicazione, si irrobustiscano strutture imprenditoriali concentrate sul settore. E che invece non venga incoraggiato il gioco del puzzle che taluni gruppi tendono a realizzare: chi si deve occupare di energia, industria, ricerca si concentri in questi ambiti». «Ritengo che la discussione su norme e assetti dell’editoria – afferma ancora il senatore – debba privilegiare gli editori ‘purì, che sono un numero limitato, e che ci sia da augurarsi che non avvengano fenomeni di compravendita che riguardano gruppi industriali che hanno vocazioni e storie in altri settori e non in quello dell’editoria».
Protestano le associazioni di radio, tv ed emittenza locale: la manovra, così com’è, rischia di…
Meloni contro l’opposizione sulla vicenda legata alla vendita del Gruppo Gedi, e quindi di Repubblica…
Negli ultimi mesi sono stati pubblicati i provvedimenti attuativi relativi al riconoscimento delle imprese culturali e…
“Le edicole sono un punto di vicinanza dell’informazione ai cittadini". A dirlo da Pisa il…
Lo shadowban non è un concetto astratto, né un termine astruso. Ma la prassi che…
L’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha comminato a Sky una sanzione complessiva di…